Patologia generale

Dispense del corso di patologia generale (veterinaria) (54 pagine formato pdf)

Appunto di sarastor
Sono le alterazioni che si verificano dopo la morte dell’animale.
Se si sovrappongono a lesioni patologiche già presenti precedentemente al decesso, possono portare ad errori di valutazione. In ordine cronologico le alterazioni post-mortali sono: - Pallore o lividità cadaverica - Raffreddamento del cadavere o algor mortis - Ipostasi o macchie cadaveriche - Rigidità cadaverica o rigor mortis - Coagulazione del sangue - Alterazioni dell’occhio - Putrefazione 1.1 PALLORE O LIVIDITA’ CADAVERICA Con l’arresto cardiaco e della circolazione il sangue scompare dai vasi superficiali, inducendo un caratteristico pallore al corpo. Negli animali la lividità cadaverica si osserva meglio a livello di mucose apparenti (gengive, occhio e mucose genitali), mentre sulla cute è più evidente nelle zone dove il pelo è più sottile e più rado (logge ascellare ed inguinale, regioni prepubica, ombelicale e sternale). La cute e le mucose appaiono di colorito pallido, fino al bianco-cereo, che diventa ancor più evidente se l’animale è morto per emorragie esterne o interne. Nel caso invece di morte per fenomeni infettivi o tossici, si può osservare un colorito rosso-violaceo dovuto ad alterazioni delle pareti vasali. In alcune malattie (ittero o patologie epatiche) può comparire una colorazione giallastra o giallo-verdastra di cute e mucose. 1.2 RAFFREDDAMENTO DEL CADAVERE La cessazione di tutti i processi metabolici e dell’attività dei centri termoregolatori comporta il raffreddamento del cadavere.
La diminuzione della temperatura è di circa 1°C all’ora a temperatura ambiente, valore influenzato da diversi fattori, quali la temperatura esterna, l’umidità, l’aerazione, lo stato di nutrizione dell’animale, ecc. In genere nei grossi animali si arriva al raffreddamento completo dopo circa 15-24 ore, nei piccoli animali dopo 6-12 ore. La temperatura decresce più rapidamente in caso di animali molto magri, anemici, con epatiti o paralisi. Viceversa il raffreddamento è più lento in animali in buone condizioni di nutrizione, in caso di morte improvvisa per malattie acute. Nel caso di malattie infettive accompagnate da stati febbrili (tetano, carbonchio ematico, meningiti) si può verificare un aumento della temperatura di alcuni gradi nelle prime ore dopo la morte (nel tetano si possono raggiungere i 45°C). 1.3 IPOSTASI E MACCHIE CADAVERICHE Dopo la morte dell’animale il sangue si sposta dai vasi superficiali e, per gravità, tende ad accumularsi nei vasi delle regioni più declivi del corpo. Ciò provoca il pallore cadaverico (vedi1.1) nelle porzioni più alte del cadavere, e la comparsa delle macchie ipostatiche. (macchie di colorito rossastro) nelle parti declivi. Tali fenomeni si verificano tra le 3 e le 6 ore dopo la morte dell’animale. L’ipostasi ante-mortem è invece un fenomeno che si verifica quando, per compromissione cardiaca, l’agonia dell’animale è particolarmente prolungata. Le macchie ipostatiche si dividono in : - macchie di I