Boullee e Ledoux
Appunto molto ben fatto con le sue principali opere, temi ed illustrazioni (4 pagine formato pdf)
Giacomo Longo Corso di Storia dell'Architettura Ing.
Edile Architettura Anno I 1 Claude N. Ledoux e Etienne Luis Boullèe sono architetti che lavorano a cavallo del 1789; sono rivoluzionari, ma non per questioni politiche, anzi: i loro committenti, appartenuti alla vecchia classe dominante finivano infatti sulla ghigliottina. È importante il contributo che danno alla storia dell'architettura, anticipando addirittura, secondo quanto sostiene erroneamente Kaufmann, i criteri applicati nel 900 da Le Corbusier (quanto affermato deve essere collocato nel contesto storico e politico in cui l'Austriaco risiedeva anni '30). Riprendendo l'incisione di Louger si può anche pensare come richiami in modo piuttosto evidente al gotico, una sorta di "non-stile" affine alla natura (strutture esili, ridotte), onesto, sincero. Nel 1756 60 J. S. Souflot costruisce il cosiddetto "Pantheon di Parigi" (S. Genevieve): una costruzione particolare che spazia su più stili. Si può dire che la pianta ha caratteristiche barocche, le forme sono austere (romane, neoclassiche), mentre la struttura è di impronta gotica (elementi molto esili, contrafforti nascosti). In quel periodo fa ritorno da Roma l'architetto Legeai, diffondendo in Francia incisioni affini, per certi versi, a quelle di Piranesi: la rovina viene vista con gusto pittoresco (non come ambiene cupo). Verso il 1770 introdurrà, tramite una incisione, principi costruttivi a forme geometriche elementari. Saranno i suoi allievi a raccogliere il testimone: Ledoux e Boullèe. CLAUDE N. LEDOUX (1736-1806)
Nel periodo tra 1775 - '84 progetta un teatro, completo di molte raffigurazioni, in cui introduce il concetto di pianta a volumi primari: a partire da questi si compone la sala e il palco (con nuovi rapporti). In un'incisione prospettica si nota come l'edificio sia composto da due parralelepipedi incastrati, con un pronao ionico aggiunto nella parte anteriore. Nel '70 assume (per due anni) una importante carica all'interno della corporazione delle saline (molto potente), ottenendo anche il progetto della salina di Shoux: l'impostazione dello spazio è semicircolare, con divisione dei lotti, che danno verso la casa del direttore, nel
Claude N. Ledoux - Etienne Luis Boullèe 10-10-2003 Giacomo Longo Corso di Storia dell'Architettura Ing. Edile Architettura Anno I 2 centro dell'area. A fianco di questo edificio ci sono due magazzini per la lavorazione, simmetrici (affini alle barchesse di Palladio). L'accesso avviene tramite una porta con colonnato austero ( dorico), che rivela, subito, una grotta artificiale con "bocche", da cui fuoriusciva la salamoia (affine al "grottesco" Palazzo Tè). La casa del direttore ha delle colonne con "dadi" che le ingabbiano. Il fatto che Ledoux faccia uso di ordini classici, senza particolari pregiudizi, fa pensare a come tendesse a razionalizzare delle forme, senza tralasciare però una certa caratterizzazione. Nel progetto di una prigione realizza forme elementari, pesanti; l'entrata è a colonne