La divisione del lavoro sociale di Durkheim: riassunto

Descrizione del "diritto di punire" secondo Émile Durkheim a partire dal libro "La divisione del lavoro sociale" (7 pagine formato doc)

Appunto di lafefy

LA DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE DI DURKHEIM: RIASSUNTO

Storia della filosofia morale.

Il diritto di punire – Durkheim e La divisione del lavoro sociale. Durkheim è un autore del ventesimo secolo, definito padre della sociologia, che è la scienza della morale: i problemi sociali sono infatti studiati scientificamente (statistica); nel 1896 fonda la rivista “L’armata sociologica”, con altri studiosi. Nel 1917 invece muore per depressione, in seguito all’avvento della guerra e della morte del figlio.
È di origini ebraiche, avrebbe dovuto diventare un rabbino, tuttavia vive la sua vita da agnostico, nonostante attribuisca alla religione un ruolo fondamentale nella sua vita.
Lo si può definire come un esponente della classe radicale, ma non socialista: ha come nemici sia i cattolici che i comunisti, secondo lui i valori dell’individuo sono i più importanti (contrario della lotta di classe).

Sociologia: nascita, storia e pensiero sociologico

LA DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE DURKHEIM, LIBRO

Durkheim è importante perché propone un superamento della riflessione politica e morale kantiana: l’imperativo categorico è una deduzione della mente, non uno studio della società, dice quello che uno deve fare. È come se Kant imponesse un modello alla realtà, mentre per Durkheim la scienza si deve costruire guardando le cose (è un positivista).
Il sociologo si differenzia dallo psicologo in quanto non osserva l’interiorità dell’uomo, le psiché non sono oggetti del suo studio: non studia il come, ma il quanto.

MORALE DURKHEIM

Tre sono le principali conseguenze di un approccio scientifico:
I.    Non c’è una società che merita lo studio più di un’altra: promozione di studi antropologici e etnografici
II.   Le verità di una società sono relative, ogni società ha le proprie leggi per lei giuste, quindi non esistono leggi assolute
III.  Nessuna pratica sociale dura nel tempo se non ha una funzione (es funzione evolutiva dei baffi dei pesci); può essere che questi meccanismi ci siano come organi residuali, ma che in passato hanno avuto comunque una funzione.
Il terzo punto è il conservatorismo, non ha come scopo quello di creare nuove società, guarda solo le cose come stanno, può al massimo indicare le tendenze migliorative latenti all’interno di una società: è l’unico modo per prendere una posizione riguardo gli oggetti del proprio studio.

DURKHEIM ORDINE SOCIALE

La divisione del lavoro sociale. Il concetto di società si differenzia da quello di una semplice somma di persone: quando le persone sono in momenti collettivi agiscono in modo diverso da come agirebbero da soli, vanno oltre i limiti del loro normale comportamento, è come se la massa avesse una personalità propria.
Ai momenti di massificazione, si contrappongono i momenti profani, sobri, in cui ognuno svolge la propria attività di tutti i giorni.
I momenti sacri sono contraddistinti dall’effervescenza, che è un potenziamento delle proprie capacità tale per cui il singolo si senta invincibile. Quest’effervescenza è facile che diventi violenza.
Una società non sta in piedi solo con momenti profani, qualche momento sacro è necessario, in cui tutti fanno le stesse cose: come nelle feste religiose; il credente crede di andare a messa per incontrare dio, in realtà è per incontrarsi con altre persone. A quest’incontro volto alla fusione, va aggiunto qualcosa di speciale, qualcosa che nei momenti profani non serve, la solennità.