La questione dell'articolo 38
Saggio su uno degli articoli più discussi del trattato della CED (3 pagine formato doc)
La CED (Comunità europea di difesa) rappresentò uno sviluppo organico, costruito da un accordo governativo tra i paesi della CECA.
L’articolo 38 affidava in particolare all’Assemblea provvisoria della CED il compito di studiare: <<a) la costituzione di una Assemblea della Comunità Europea di difesa, eletta su base democratica; b) i poteri di cui dovrebbe essere investita tale Assemblea>>. Ma, soprattutto, esso definiva i principi ai quali l’Assemblea avrebbe dovuto ispirarsi nel corso dei suoi studi: <<l’organizzazione di carattere definitivo che si sostituirà alla presente organizzazione provvisoria – stabiliva – dovrà essere concepita in modo da poter costituire uno degli elementi di una struttura federale o confederale ulteriore, fondata sul principio della separazione dei poteri e comportante, in particolare, un sistema rappresentativo bicamerale>>. L’articolo non era certo perfetto. Per Altiero Spinelli, autore del “Manifesto di Ventotene”, l’articolo presentava tre difetti essenziali. <<La messa in moto della procedura costituzionale era subordinata alla ratifica della CED.
La stipula avvenne il 27 Maggio 1952. Il progetto fu lasciato cadere dai governi stessi in seguito al rigetto della CED da parte dell’Assemblea nazionale francese nell’Agosto ’54. L’opinione comune di studiosi come Daniela Preda, dimostra che la CED crollò a causa di uno dei principali fattori storici dell’epoca, ovvero la morte di Stalin generò un cambiamento di clima internazionale. La realizzazione di una costituzione europea, di un documento fondamentale comune a tutti fu uno dei problemi che si dovette affrontare prima della costituzione della CED e sia nel post crollo della CED stessa. La mancata realizzazione di una costituzione ha permesso così la realizzazione di trattati. Oggetto di discussione di questa analisi sul vecchio trattato è la questione legata all’art.38. L’articolo 38 affidava in particolare all’Assemblea provvisoria della CED il compito di studiare: <<a) la costituzione di una Assemblea della Comunità Europea di difesa, eletta su base democratica; b) i poteri di cui dovrebbe essere investita tale Assemblea>>. Ma, soprattutto, esso definiva i principi ai quali l’Assemblea avrebbe dovuto ispirarsi nel corso dei suoi studi: <<l’organizzazione di carattere definitivo che si sostituirà alla presente organizzazione provvisoria – stabiliva – dovrà essere concepita in modo da poter costituire uno degli elementi di una struttura federale o confederale ulteriore, fondata sul principio della separazione dei poteri e comportante, in particolare, un sistema rappresentativo bicamerale>>. L’articolo non era certo perfetto. Per Altiero Spinelli, autore del “Manifesto di Ventotene”, l’articolo presentava tre difetti essenziali. <<La messa in moto della procedura costituzionale era subordinata alla ratifica della CED.