Esame di sociologia dei processi culturali e comunicativi
Appunto inviato da miticafrancesca
Domande con relative risposte di un esame universitario della primavera 2010 della materia (7 pagine formato pdf)
CULTURA? In sociologia, secondo Peterson, è l‟insieme di norme, valori, credenze e simboli che gli individui e la società condividono.
CREDENZE? Riguardano le fedi di ogni natura: religiose, politiche, filosofiche, ideologiche, ecc.
VALORI? Ci orientano nelle scelte della vita quotidiana. Ognuno ha gerarchie di valori diversi. Valori troppo diversificati in uno stesso spazio sociale possono produrre conflitti.
SIMBOLI? Segni che rinviano a un significato che non ha bisogno di essere spiegato, tanto è diffuso in una data cultura.
PLURALISMO CULTURALE-MULTICULTURALISMO? M. termine americano comparso in UE alla fine degli anni ‟80 quando l‟accelerata globalizzazione e gli intensi flussi migratori modificano la concezione di Stato-Nazione, di secentesca memoria (una nuova parola ci fa percepire l‟esistenza di una nuova tensione che crea mutamento). In italiano il termine indica la presenza, in genere positiva, di differenze nelle abitudini culturali, nelle preferenze e nei valori di gruppi che convivono nel medesimo spazio sociale. Si crea in quegli anni l‟ideale di creare un “melting pot” di valori x dare origine a un‟umanità nuova e migliore, basata sul principio di eguaglianza di ottica illuministica. La 1°crisi degli ideali universalistici posti dal pensiero moderno si ha a partire dagli anni ‟60 negli USA, attraverso numerosi movimenti sociali:es. rivendicazioni contro la discriminazione razziale (Vd Martin Luther King:”I have a dream”); movimenti giovanili opposti al perbenismo borghese; movimenti femministi e rivendicazioni sessuali. La differenza culturale viene affermata così attraverso forme di conflitto su scala macro e micro (d‟altra parte non va dimenticato che l‟integrazione e il conflitto sono i poli su cui la società si muove). Nella convivenza del pluralismo culturale, prima visto come elemento di disintegrazione sociale, oggi cerca di affermarsi attraverso il relativismo metodologico, ovvero la concezione del mondo secondo cui il punto di vista dell‟altro è uguale e va rispettato tanto quando il mio.
Si tratta di norme che hanno a che fare con la contemporaneità, e possono essere di natura sociale o giuridica. Le norme sociali regolano le relazioni fra individui, che si sono sedimentate nel tempo ma non sono obbligatorie (es. il saluto). Le norme giuridiche invece obbligano e tutelano gli individui nei loro diritti e doveri, e per questo possono variare nel tempo.CREDENZE? Riguardano le fedi di ogni natura: religiose, politiche, filosofiche, ideologiche, ecc.
VALORI? Ci orientano nelle scelte della vita quotidiana. Ognuno ha gerarchie di valori diversi. Valori troppo diversificati in uno stesso spazio sociale possono produrre conflitti.
SIMBOLI? Segni che rinviano a un significato che non ha bisogno di essere spiegato, tanto è diffuso in una data cultura.
PLURALISMO CULTURALE-MULTICULTURALISMO? M. termine americano comparso in UE alla fine degli anni ‟80 quando l‟accelerata globalizzazione e gli intensi flussi migratori modificano la concezione di Stato-Nazione, di secentesca memoria (una nuova parola ci fa percepire l‟esistenza di una nuova tensione che crea mutamento). In italiano il termine indica la presenza, in genere positiva, di differenze nelle abitudini culturali, nelle preferenze e nei valori di gruppi che convivono nel medesimo spazio sociale. Si crea in quegli anni l‟ideale di creare un “melting pot” di valori x dare origine a un‟umanità nuova e migliore, basata sul principio di eguaglianza di ottica illuministica. La 1°crisi degli ideali universalistici posti dal pensiero moderno si ha a partire dagli anni ‟60 negli USA, attraverso numerosi movimenti sociali:es. rivendicazioni contro la discriminazione razziale (Vd Martin Luther King:”I have a dream”); movimenti giovanili opposti al perbenismo borghese; movimenti femministi e rivendicazioni sessuali. La differenza culturale viene affermata così attraverso forme di conflitto su scala macro e micro (d‟altra parte non va dimenticato che l‟integrazione e il conflitto sono i poli su cui la società si muove). Nella convivenza del pluralismo culturale, prima visto come elemento di disintegrazione sociale, oggi cerca di affermarsi attraverso il relativismo metodologico, ovvero la concezione del mondo secondo cui il punto di vista dell‟altro è uguale e va rispettato tanto quando il mio.
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