Cute spessa
Trattazione esauriente di preparato istologico di cute spessa, con osservato al microscopio ottico (10 pagine formato doc)
Oggi parleremo della cute spessa, quindi della cute del polpastrello, della pianta del piede e del palmo della mano, faremo delle differenze sempre più che altro per quanto riguarda l’epitelio tra cute spessa e cute sottile.
Ecco un preparato di cute spessa a piccolo ingranimento: quello che salta più all’occhio è che si vede una zona apparentemente omogenea, priva di nuclei – strutture basofile di forma varia, generalmente tonde o ovali, disposte in senso parallelo alla superficie che state osservando o perpendicolare ad essa – ossia uno strato di cellule morte, che hanno perso il nucleo insieme a tutti gli organuli, il cosiddetto strato corneo, che come vedete nella cute spessa è particolarmente sviluppato, e contribuisce notevolmente a proteggere non solo dalla penetrazione di microrganismi e dalla disidratazione, ma ha anche un ruolo di protezione meccanica, perché naturalmente queste superfici sono quelle più esposte ad attriti, ad abrasioni, etc. Lo strato corneo lo vedete abbastanza acidofilo, eosinofilo, quindi quello che è rimasto delle cellule, molto disidratate e piene di filamenti di cheratina orientati in tutte le direzioni appare eosinofilo..