Sant'Ivo alla Sapienza di Borromini: descrizione

Descrizione della Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza dell'architetto Francesco Borromini e analisi dei dettagli (2 pagine formato doc)

Appunto di crazycla

SANT'IVO ALLA SAPIENZA DI BORROMINI: DESCRIZIONE

Sant'Ivo alla Sapienza di Francesco Borromini.

Sant'Ivo alla Sapienza fu tema difficilissimo per Borromini, condizionato dalla preesistenza del palazzo e del cortile, realizzati da Giacomo della Porta, dove doveva sorgere la chiesa.
La pianta della cupola è stellare, formata dall'unione di due  triangoli equilateri, e deriva dalla stilizzazione dell'ape emblema della famiglia Barberini. Scelse una matrice triangolare che gli consentì di creare un organismo orientato già dalle linee del triangolo costruito.
La trinità è simboleggiata dal triangolo, che è la figura di partenza, che combinata con parti di cerchio, forma la figura stilizzata dell'ape, simbolo a sua volta di carità e prudenza.
La facciata, compresa nel cortile circondato da due piani di arcate, e' inquadrata da lesene con finestre ad arco a tutto sesto.
La simbologia che il Borromini adopera nella pianta, legata al tema della religione, è interessante per chiarire certe componenti della scultura del Borromini, ma l'elemento ispiratore maggiore, é l'intuizione dello spazio come elemento che reagisce in senso negativo, rispetto al movimento della massa muraria.

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CUPOLA DI SANT'IVO ALLA SAPIENZA

La cupola non e' sorretta da archi strutturali ma va a poggiare direttamente sul contorno della cappella, in modo lento e graduale la complessa forma di partenza in un cerchio perfetto.
Il tutto è ottenuto con estrema purezza e semplicità: una serie di lesene scanalate, delle sottilissime cornici orizzontali, una cornice più profonda anche se non eccessivamente aggettante, con funzioni di trabeazione, in cui ritroviamo il motivo del soffitto leggermente concavo, ed infine nella cupola sottili costolature che convergono all'ultimo anello della lanterna, decorazioni di stelle, che rimpiccioliscono, e l'imagine dello Spirito Santo sul soffitto della lanterna, suggeriscono altezze smisurate ed intoccabili. La luminosità in crescendo diventa cielo luminoso, mentre la costolatura, inondata di luce, crea un effetto di trasparenza totale, come nella copertura di un chiostro nel giardino, di una uccelliera di enormi dimensioni permeabile allo spazio. Del resto la partenza geometrica, creata dalla contaminazione di forme dure e forme concave, fa pensare al concorrente di una serie di movimenti centrifughi e centripeti, intrecciati tra loro.  Nella sua ricerca di sintesi, egli opera una fusione di elementi classici e gotici.

SANT'IVO ALLA SAPIENZA BORROMINI, ANALISI

La cupola sarebbe un falso strutturale, in quanto la diversità dei sei lobi interni non traspare nell'esterno, e il sesto acuto interno e' nascosto da un tamburo ed un tetto a gradinate va verso la lanterna. (Non esiste corrispondenza tra interno ed esterno). La lanterna che all'interno é completamente rotonda,all'esterno é composta da sei parti concave con doppie colonne che terminano in pinnacoli altissimi, mentre la spirale che sale verso l'alto non trova corrispondenza in una forma interna dove la lanterna finisce molto prima.

SANT'IVO ALLA SAPIENZA, DESCRIZIONE ARCHITETTONICA

La continuità é resa dalla linea sinusoidale del tamburo che viene evidenziata dalla cornice in alto. L'aspirazione all'infinito é data dalla spirale e la leggerezza ricreata trova il suo compimento nella gabbia di ferro sopra la spirale che sorregge a sua volta un globo, traduzione del senso interno dell'uccelliera. Il rapporto tra la muratura e la atmosfera diventa qui più serrato e Borromini dimostra che la materia é anche entità incorporea, senza peso, nella luce.