Il Manierismo: definizione e caratteristiche

Definizione e caratteristiche del Manierismo (2 pagine formato doc)

Appunto di barbie14

MANIERISMO: DEFINIZIONE

Il manierismo. Fino a qualche tempo fa il termine “manierismo” era sinonimo di “imitazione”, veniva riferito a tutti quegli artisti che provandosi della propria fantasia e creatività riportavano cose “già viste”.
Secondo Vasari, non era sufficiente imitare la natura servendosi soltanto dei propri mezzi, occorreva allora, prendere a modello anche le opere di coloro che nell’imitazione della natura erano stati riconosciuti perfetti. Questo tipo di operazione, però, comportava l’apprendimento dello stile, della maniera di un grande.
Un’opera manierista, pertanto, ricerca la grazia, la licenza della regola, il virtuosismo, la difficoltà, l’inusuale e anche la bizzarria, l’eccentrico, il capriccio.
Per “grazia” il Vasari intende soprattutto l’eleganza, la dolcezza e la facilità dell’esecuzione che consente di portare a termine un lavoro con grande celerità. La facilità dell’esecuzione dipende dall’essere capaci di disegnare “a memoria” qualunque soggetto, senza che l’opera finita mostri la fatica del lavoro.
 

CARATTERISTICHE DEL MANIERISMO

L’eleganza e la dolcezza sono raggiunte ricorrendo a una composizione sinuosa. La licenza della regola, cioè l’allontanarsi dalle regole, è una conseguenza del “gusto” del singolo artista. L’artista non deve essere costretto ad applicare regole precise valide per tutti, ma deve basarsi sul giudizio personale, su ciò che solitamente chiamiamo “occhio”.
Per quanto una data opera sia stata realizzata nel rispetto delle giuste proporzioni e tuttavia l’occhio la trovi sgradevole, altre “nuove giuste proporzioni” possono esserle date dall’artista stesso, affidandosi solo al suo “fiuto”. In tal modo vengono a mancare quei presupposti di ordine, equilibrio e razionalità che aveva costituito l’essenza stessa del primo Rinascimento.
Jacopo Carucci, detto il Pontormo, incarnò il primo manierismo. La sua vita fu molto triste e povera, Jacopo non venne mai capito dai suoi contemporanei che spesso lo sottostimarono sia come uomo che come artista. Lui tenta di conciliare la ricerca volumetrica michelangiolesca con l’effetto luministico dello sfumato leonardiano.
 

MANIERISMO RIASSUNTO

Nella DEPOSIZIONE (PONTORMO) è riassunto nel migliore dei modi ogni tema manieristico. La scena ha un’ambientazione innaturale e i personaggi sono disposti secondo una tragica composizione teatrale. Ogni corpo è esageratamente esile, snodato, allungato; le teste sono rimpicciolite, accrescendo l’impressione di slancio. L’equilibrio compositivo è assicurato dalla nuvola in alto a sinistra e quello statico da un drappo vaporoso su cui, assurdamente, il giovane in primo piano sembra poggiare le ginocchia: due elementi, quindi, di nessuna concretezza materiale. I gesti sospesi si concentrano verso il groviglio di mani intrecciate. Gli sguardi attoniti di alcuni personaggi sono rivolti verso una molteplicità di direzioni all’esterno del dipinto. Le vesti, praticamente senza consistenza, sono come incollate ai corpi. Il giovane in alto a destra balza evidente come l’abito del personaggio sembri quasi un dipinto su pelle. I colori sono nei toni più chiari del rosa, giallo, celeste e verde e le ombre appaiono per lo più inesistenti. Questo significa che le tinte impiegate sono così chiare e così simili che le parti in piena luce sono a stento distinguibili da quelle appena in ombra e queste da quelle totalmente in ombra.