Caravaggio, Bernini e Borromini a confronto e caratteristiche

Riassunto sul confronto tra Caravaggio, Bernini e Borromini e caratteristiche (4 pagine formato doc)

Appunto di witch87

CARAVAGGIO, BERNINI E BORROMINI A CONFRONTO E CARATTERISTICHE

Caravaggio, Bernini e Borromini a confronto.

Barocco e Rococò. Già negli anni del ‘600 la Spagna era in decadenza e alla metà del secolo la supremazia politica e militare in Europa passò alla Francia. L’Italia si trovò così ai margini di un impero in declino.
La produzione di derrate agricole non bastò più ad alimentare la crescente popolazione; scoppiarono quindi le prime carestie, a cui fecero seguire le spaventose epidemie che colpirono nel 1630 l’Italia del nord e nel 1657 l’Italia del sud. Questa crisi economica portò in Italia a un rafforzamento del ceto nobiliare.
Nel ‘600 l’Italia diventò un luogo sempre meno adatto al libero esercizio di un’attività di pensiero. La letteratura data la stretta sorveglianza cui venne sottoposta la chiesa cattolica, tese a evitare i contenuti impegnativi, i temi filosofici e religiosi. In questo periodo l’oggetto della descrizione contava ben poco; l’importante era che il poeta offrisse, a ogni riga, un’immagina che destasse meraviglia: un inatteso accostamento di suoni o di parole, un’improbabile iperbole.

Tesina sull'architettura del '600: Caravaggio, Bernini e Borromini


CARAVAGGIO E BERNINI CONFRONTO

In questo periodo diffusa in ogni ambito era la tendenza alla spettacolarizzazione, creare impatto emotivo. In questo periodo si sviluppò il teatro vero e proprio e in particolare la commedia dell’arte, in cui il ‘600 trovò piena espressione.
L’elevata richiesta di artisti ne accrebbe enormemente i compensi e ne modificò la posizione sociale. Glia artisti del ‘600 si fecero interpreti della nuova visione del mondo e affrontarono la ricerca artistica con una mentalità critico-sperimentale.
Il termine barocco è di origine incerta. Secondo la tradizione italiana deriva da baroco, che nella filosofia scolastica indicava un sillogismo che nasconde una debolezza di contenuto logico. Nella tradizione francese, il termine baroque designa un tipo di perla di forma irregolare. L’estetica neoclassica condanna nel barocco, la mancanza di armonia, la sistematica ricerca del nuovo e del bizzarro.

Il Barocco: caratteristiche


BERNINI: CARATTERISTICHE

Il secolo si apre con una decisiva svolta antimaterialistica, resa minifesta da due grandi capiscuola: Caravaggio e Carracci. La rivoluzione naturalistica di Caravaggio tesa a un’arte che riproducesse la realtà e il veroni tutta la sua forza e crudezza si contrappone alla linea classicista di Carracci. Con il secolo si aprì un periodo di intesa sperimentazione. La piena maturazione e la più larga diffusione del nuovo linguaggio ebbe luogo tra il 3° e 4° decennio del secolo,con lo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini. Gli artisti convergevano in risposta alla richiesta di una committenza esigente e colta.
La nuova poetica barocca abbandonò l’idea dell’arte come imitazione dell’orine naturale: puntando sull’illusione, la finzione, il mirabile artificio, l’arte diventava una seconda realtà. Uno degli aspetti peculiari del barocco è la tendenza alla fusione delle diverse forme artistiche.
A partire dagli anni ’60 del ‘600 la carica innovativa del barocco si affievolì e ad esso si affiancò, il rococo, nato in Francia. Rocaille indicava una particolare forma di decorazione allora in voga, giocata sull’uso di conchiglie e di materiali multicolori. Il rococo predilesse l’equilibrio formale,gli eleganti giochi di arabeschi, le decorazione a stucco degli interni.
Nel ‘700 si intensificò in Italia l’afflusso di viaggiatori stranieri, molti dei quali erano anche raffinati collezionisti. Si diffuse inoltre la consuetudine del gran tour, cioè del viaggio d’istruzione  che i giovani aristocratici compivano per conoscere altri paesi, in primo luogo l’Italia.

Barocco: Caravaggio e Bernini


PITTURA BAROCCA, CARAVAGGIO

Caravaggio. Michelangelo Merisi nasce nel 571 a Milano ebbe un percorso turbolento. A 14 anni rientra nel paese natale e frequenta la botte del pittore manierista Simone Peterzano; nel 1593 si recò a Roma dove ben presto iniziò a frequentare la bottega di un pittore che godeva di gran stima il Cavalier D’Arpino. L’incontro con il cardinale valse a Caravaggio il completamento della sua educazione e le prime importanti commissioni.