Cantiere edile: definizione, organizzazione, ruoli e responsabilità

Definizione di cantiere edile, condizioni e appalti, organizzazione, ruoli e responsabilità in cantiere (3 pagine formato doc)

Appunto di lallipnc98

CANTIERE EDILE: DEFINIZIONE, ORGANIZZAZIONE, RUOLI E RESPONSABILITA'

Il cantiere edile è un qualsiasi posto di lavoro temporaneo, e che eventualmente si sposta con il progredire dei lavori.

Rappresenta la messa in atto di un’idea progettuale, che contempla la realizzazione di un nuovo edificio, di un nuovo asse stradale oppure prevede opere di ristrutturazione, restauro o adeguamento di strutture già esistenti.
Gli edifici possiamo distinguerli in relazione alle diverse attività a cui essi sono destinati: edifici residenziali (case di abitazione), edifici per la produzione di beni (industrie), edifici per l’istruzione (asili nido, scuole), edifici per il commercio (negozi, mercati, centri commerciali), strutture sanitarie (ospedali) ecc.
Tra un edificio e l’altro ci sono piazze, parcheggi, giardini, parchi, e sono “collegati” da strade, ponti, ferrovie ecc.
Oltre a questo tipo di opere, sul territorio ne sono presenti poi altri, come le reti di distribuzione dell’acuqa, del gas, le fognature, gli impianti di depurazione, le discariche.

Tesina: progetto di un cantiere edile

DESCRIZIONE DI UN CANTIERE EDILE

Si distinguono vari tipi di cantiere:
Cantiere edile;
Cantiere impiantistico;
Cantiere navale;
Cantiere aeronautico.
L’esecuzione dei lavori richiede sempre la massima attenzione perché tutti i cantieri comportano dei rischi. L’edilizia è considerata una delle attività da monitorare maggiormente perché soggetta spesso a rischi particolari (rischio di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore a 1,5 m o di caduta dall’alto da altezza superiore a 2 m).
È passato poco più di un secolo dal Primo Congresso sugli Infortuni del Lavoro, che si tenne a Milano nel 1895; in quella sede vennero formulate alcune richieste, come la limitazione della giornata lavorativa a otto ore, di fornire ai lavoratori i necessari mezzi di protezione ecc.

Tesina sull'organizzazione di un cantiere edile

ORGANIZZAZIONE CANTIERE EDILE

L’avvento delle due guerre mondiali e le crisi che ne seguirono rallentarono lo sviluppo di norme di tutela.

In Italia solo negli anni ’50 vennero promulgate le norme sulla sicurezza sul lavoro. “Norme generali per l’igiene del lavoro” e “Prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni”.
Nel 1970 è stato adottato lo Statuto dei Lavoratori. Il D. Lgs. 626 del ’94 e il D. Lgs. 494 del 1996 (tutela dei luoghi di lavoro) sono stati accorpati e ampliati nel D. Lgs. 81/08
CONDIZIONI PER LE QUALI IL CANTIERE SI PUO’ REALIZZARE
L’opera ha conseguito il titolo abilitativo (autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale);
Devono essere nominate, prima dell’apertura del cantiere, tutte le figure professionali che la legge prevede, soprattutto il direttore dei lavori, nominato dal Committente;
È obbligatorio il contratto d’appalto.
I titoli abilitativi si differenziano in base alla tipologia dell’intervento, e quindi all’entità dei lavori da eseguire. Ad esempio, per una nuova costruzione, per l’ampliamento o la ristrutturazione di un edificio, occorre ottenere il permesso di costruire (dai 3 ai 5 mesi per ottenerlo); per opere di entità minori sono a disposizione procedure più rapide, quali S.C.I.A. (segnalazione certificata di inizio attività) e la C.I.A. (comunicazione inizio attività).