Il petrolio e le caratteristiche

Estrazione, Caratteristiche chimiche, Geofisica: accumulo del petrolio, Stoccaggio lavorazione e raffinazione del petrolio. Tecnologia: uso del petrolio (15 pagine formato doc)

Appunto di aneema
Composizione chimica Composizione chimica Il petrolio è una complessa miscela di idrocarburi (composti binari contenenti carbonio ed idrogeno) naturali solidi, liquidi e gassosi, contenente piccole quantità di composti ossigenati, solforati e azotati.
Contiene anche tracce di acqua e sali minerali. Si presenta a temperatura ambiente come un liquido viscoso, facilmente infiammabile, di colore variabile ma normalmente nero per le impurezze che contiene (gli idrocarburi puri sono incolori). Estrazione Il petrolio può manifestarsi spontaneamente in superficie, ma essenzialmente viene estratto dal sottosuolo tramite pozzi ottenuti con trivellazioni che oggi si spingono fin oltre gli 8000 - 10 000 m di profondità. Il prodotto estratto dai pozzi e non ancora raffinato è indicato come greggio.
Il greggio viene sottoposto a lavorazione nelle raffinerie per ottenere una vasta gamma di prodotti destinati a svariati impieghi. Dalla prima fondamentale separazione dei prodotti petroliferi, effettuata con la distillazione primaria (topping), si ottengono varie frazioni che a seconda dei casi hanno diverse classificazioni. spesso si sogliono suddividere in cinque frazioni con punto di ebollizione (p. e.) e densità (d) man mano più elevati: benzina leggera (p. e. inferiore a 150 ºC, d 0,70-0,75), benzina pesante (o acqua ragia minerale p. e. 145-200 ºC, d 0,77-0,78), cherosene (p. e. 175-280 ºC, d 0,79-0,81), da cui si ricavano oli per illuminazione (il p.. per lampade di un tempo) e per riscaldamento (stufe) e combustibili per motori a turbina, a reazione e a razzo, gasolio (p. e. 280-350 ºC, d 0,82-0,84) e residuo di distillazione (distilla solo sotto vuoto in una colonna successiva detta vacuum) d. superiore a 0,84, da cui si ottengono lubrificanti, olio combustibile e bitume. Caratteristiche chimiche Le caratteristiche fisico-chimiche dei greggi variano praticamente da giacimento a giacimento; la loro conoscenza è importante per determinarne il valore commerciale e la lavorazione successiva in quanto è in grado di orientarla nel modo più conveniente e appropriato. Tra i parametri che si determinano è il punto di ebollizione di un greggio (o meglio la curva di distillazione) che è molto indicativo, risultando tanto più elevato quanto più bassa è la massa molecolare degli idrocarburi. Gli idrocarburi presenti nei petrolio possono appartenere alla serie degli alcani (chiamati commercialmente idrocarburi paraffinici o paraffine), dei cicloalcani (chiamati commercialmente cicloparaffine o nafteni) e degli idrocarburi areni o aromatici (ad anello semplice: benzene e derivati come toluene, xileni, ecc.; ad anelli policondensati: naftalene, antracene, fenantrene, crisene, ecc. e loro derivati). Solo eccezionalmente sono presenti idrocarburi della serie degli alcheni (dette olefine) e dei cicloalcheni, i quali sono presumibilmente intervenuti come intermediari nella genesi del petrolio, ma, a causa della loro più elevata reattività chimica, si sono poi, nel corso del