Donne e lavoro nella storia: riassunto
Riassunto di diritto sulla figura femminile nel mercato del lavoro: i diritti delle donne (4 pagine formato doc)
DONNE E LAVORO NELLA STORIA: RIASSUNTO
La donna e il lavoro.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti, e a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino un a speciale adeguata protezione; questo viene citato nell’art. 37 della Costituzione che stabilisce il principio di parità tra lavoratori e lavoratrici e induce il principio della tutela della lavoratrice madre.Lo sfruttamento delle donne nel mondo: tesina
I DIRITTI DELLE DONNE NELLA STORIA
La 1° legge emanata sulla parità tra uomo-donna risale al 9 gennaio 1963 con il quale sono stati introdotti alcuni principi fondamentali, tra cui ricordiamo:
1. il datore di lavoro non può rifiutarsi di assumere una donna adducendo come motivi la sua situazione di coniugata o il suo stato di gravidanza;
2. il datore di lavoro non può licenziare una donna per gravidanza o per matrimonio;
3. alla donna compete una retribuzione uguale a quella dell’uomo a pari di attività lavorativa;
4. divieto di lavoro notturno soprattutto per le donne in gravidanza e per quelle i cui figli abbiano compiuto un’anno;
Il 9 gennaio 1977 in seguito a una direttiva CE sulla parità uomo-donna è stata emanata una legge che vieta qualsiasi tipo di discriminazione, ovvero qualsiasi atto che produca un effetto pregiudizievole in ragione del sesso.
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IL LAVORO DELLE DONNE NEL TEMPO
Ricordiamo tra l’altro:
1. la parità di accesso al lavoro in qualunque settore e a qualsiasi livello gerarchico;
2. la riaffermazione del divieto di discriminazione nell’assunzione per matrimonio o per gravidanza;
Un’ulteriore passo avanti si è effettuato con la legge del 10 aprile 1991, con essa si è voluto favorire l’occupazione femminile e rimuovere gli ostacoli che esistono alla piena attuazione delle parità uomo-donna.
La legge prevede degli interventi finanziari tendenti a promuovere progetti:
1. per la formazione scolastica e professionale;
2. per l’accesso al lavoro e alla progressione di carriera;
3. per favorire la diversificazione delle scelte professionali delle donne anche nel campo delle professioni autonome e imprenditoriali;
4. per riequilibrare le responsabilità familiari e professionali degli appartenenti agli entrambi i sessi;
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DIRITTI DELLE DONNE NEL MONDO
Per l’attuazione dei principi di parità di trattamento e per valutare i progetti per i quali vengono richiesti i finanziamenti, la legge prevede l’istituzione di un comitato nazionale.
Le lavoratrici, nei cui confronti sia stato attuato un comportamento discriminante da parte del datore di lavoro, possono ricorrere in giudizio al giudice di pace,se ritiene, che, tale comportamento sussista può essere giudicato per reato di truffa.
Un’altra legge emanata a favore delle donne lavoratrici è quella del 25 febbraio 1992. Questa legge resta comunque una legge molto significativa, perché valorizza il lavoro femminile non solo dipendente ma anche autonomo, e in tal senso promuove lo sviluppo dell’ occupazione delle donne nel settore imprenditoriale che, fino a poco tempo fa, era solo mondo maschile.