Il monopolio
Breve riassunto tratto dal libro "Economia politica" (2 pagine formato doc)
La produzione o la gestione di un bene o di un determinato servizio sono effettuate da un’unica impresa.
L’offerta è concentrata in un solo operatore, che non avendo concorrenti, può influire sulle condizioni di mercato.
I presupposti per il monopolio sono:
• intera quantità prodotta offerta da un unico venditore;
• il bene venduto non abbia surrogati, che sia considerato insostituibile dal consumatore;
• non vi sia possibilità di accedere nel mercato da parte di altre imprese (in quanto il monopolista detiene il potere di decidere il prezzo di mercato).
Difficilmente queste condizioni si verificano contemporaneamente.
Importante eccezione costituita dai monopoli pubblici: lo Stato si riserva per legge (monopolio legale) il diritto di produrre o di vendere un bene o gestire un servizio in via esclusiva (trasporti pubblici, gestione dei servizi postali e telegrafici, monopoli gestiti dalle aziende municipali come fornitura dell’acqua potabile, gas ecc.).
I monopoli pubblici, in relazione alla loro finalità si dividono in:
• monopoli fiscali, lo Stato si riserva il diritto di produrre o vendere merce e di gestire un’attività (gioco del lotto) al fine di conseguire un’entrata fiscale. L’alto prezzo rende massima la differenza tra ricavi e costi, che costituisce l’entrata fiscale (su beni che non sono considerati di prima necessità);
• monopoli sociali, lo Stato (o l’ente pubblico) gestisce in esclusiva servizi di pubblica utilità con lo scopo di renderli accessibili a tutta la collettività. La loro finalità è di impedire i monopoli privati, socialmente dannosi.
Negli anni Ottanta, molte imprese pubbliche operanti in regime di monopolio hanno indotto numerosi governi a deciderne la privatizzazione, assicurando alcune garanzie ai consumatori (controllo dei prezzi, qualità dei servizi ecc.), tramite organismi chiamati authorities.