Le teorie sulla distribuzione del reddito: riassunto
riassunto sulle teorie sulla distribuzione del reddito, le scuole di pensiero, le teorie sul salario e sul profitto, la rendita e l'interesse (4 pagine formato doc)
Le teorie sulla distribuzione del reddito: riassunto - Teorie sulla distribuzione del reddito.
Il modo in cui la ricchezza prodotta in un sistema economico viene ripartita fra i soggetti che hanno collaborato a produrla. Nella storia del pensiero di sono succedute diverse teorie:Teoria classica: elaborata da Adam Smith e David Ricardo, dice che il salario è di sussistenza e il profitto è il residuo che rimane all'imprenditore dopo che ha pagato gli altri fattori produttivi. Teoria neoclassica: elaborata dai marginalisti, dice che il salario, l'interesse, la rendita e il profitto dipendono dal contributo che ciascun fattore (lavoro, capitale, terra, organizzazione) dà al processo produttivo.
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Teoria neokeynesiana: elaborata dai seguaci di Keynes, dice che il salario è un residuo (non il profitto): infatti il profitto serve per finanziare gli investimenti, e il resto andrà ai salari.
Scuole di pensiero:
Le teorie si possono distinguere in due scuole fondamentali:
Teorie sociali (teoria classica e neokeynesiana) → si basano sul concetto di sovrappiù o prodotto netto (costituito dalla maggior quantità di prodotto ottenuto rispetto ai mezzi di produzione impiegati per ottenerlo) e sono dette sociali perché studiano come viene distribuito il reddito fra le classi sociali (capitalisti, lavoratori, proprietari terrieri).
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Teoria funzionale (teoria neoclassica) → non esiste il sovrappiù e studiano i fattori produttivi. La distribuzione del prodotto tra i fattori è regolata da leggi di mercato: la domanda di ogni fattore è data dalla sua produttività marginale (incremento della produzione dovuto a un'unità aggiuntiva di fattore) → in un mercato concorrenziale tutti i fattori sono occupati, perché il loro costo non ecceda la loro produttività marginale.