Il commercio internazionale: definizione

Riassunto sul commercio internazionale: definizione, politiche commerciali, UE e le sue istituzioni (5 pagine formato zip)

Appunto di erika96m

IL COMMERCIO INTERNAZIONALE: DEFINIZIONE

Commercio internazionale e politica commerciale.

Il commercio internazionale: è costituito dal complesso degli scambi di beni e servizi effettuati tra soggetti residenti in Paesi diversi. Caratteristiche:
1)I fattori produttivi hanno una mobilità diversa rispetto a quella che presentano nei singoli Paesi.
2) Le diversità esistenti negli elementi dei vari sistemi dell'economia nazionale per quanto riguarda le risorse naturali, clima, sviluppo tecnologico.
La mobilita dei fattori produttivi (lavoro e capitale)
All'interno di un settore economico nazionale, i fattori che presentano un elevata mobilità, tendono a trasferirsi dai settori che offrono una minore remunerazione a quelli che consentono  di ottenere più elevati rendimenti.
Ilcosto del lavoro perciò tenderà a divenire uguale in tutti i settori produttivi nazionali.
 Il capitale verra investito nei rami in cui ci sono maggiori rendimenti e disinvestito dove ce ne saranno meno. In questo modo si avrà un livellamento dei profitti (saggio di profitto).

Il commercio internazionale: tesina di economia


IL COMMERCIO INTERNAZIONALE: RIASSUNTO

In caso di  concorrenza perfetta (costo del lavoro = saggio profitto) si realizzerebbe l' equilibrio generale.
Mentre nelle forme reali di mercato (oligopolio e concorrenza monopolistica) i movimenti sono da considerarsi tendenziali
non si può REALIZZARE il livellamento salariale nei mercati del lavoro di vari paesi  (perchè sono ostacolati dalla lingua, difficoltà di adattarsi, limiti legali, per questo il costo del lavoro varierà da stato a stato.

Se ce abbondante lavoro e capitale sarà basso e sara piu alto dove la mano d' opera e scarsa.
Movimenti internazionali dei capitali: limiti dalla legge.
Non potrà realizzarsi il livellamento dei saggi di profitto nei vari settori produttivi dei diversi stati, questo incentiva la SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA.
LE DIVERSITÀ:
Ogni Paese ha convenienza in specializzarsi nelle produzioni verso le quali hanno una maggior predisposizione per ottenere risultati ai costi più competitivi
        Specializzarsi nelle attività più adatte alle proprie attitudini economico-produttive
il commercio internazionale sorge per estendersi su vasta scala del principio della divisione del lavoro.

Il commercio internazionale: riassunto


COMMERCIO INTERNAZIONALE: VANTAGGI E SVANTAGGI

I VANTAGGI:
1) Permette di attuare un estesa divisione internazionale del lavoro (fabbricare a minor costi bene che ha convenienza produrre → vantaggio per chi produce → e per chi compra).
2) Consente il soddisfacimento di bisogni (es. petrolio per il nostro paese) che altrimenti non portebbero essere soddisfatti. → benessere mondiale
Ogni ostaocolo al commercio internazionale è da considerarsi dannoso.
ANALISI RICCARDIANA ( 19° sec. Formula la TEORIA DEI COSTI COMPARATI)
→ a un paese conviene specializzarsi nella produzione di beni che sono comparativamente  più bassi rispetto agli altri paesi
→ mette a confronto due Stati e due sole merci un solo fattore produtivo (il lavoro produttivo)
→ ragione di sambio per i 2 paesi ( beni comparati)