Oscilloscopio

Funzionamento e descrizione di un oscilloscopio (4 pagine formato doc)

Appunto di mik1593
1.    A cosa serve?
L’oscilloscopio è fondamentalmente un dispositivo di visualizzazione grafico: tracci l andamento di un segnale elettrico.
Nella maggior parte delle applicazioni, l andamento visualizzato è quello dei segnali in funzione del tempo:
•    L’asse verticale, o delle ordinate (Y), rappresenta la TENSIONE .
•    L’asse orizzontale, o delle ascisse (X), rappresenta il TEMPO.
Questa semplice rappresentazione grafica fornisce molte informazioni su un segnale, come:
1.    I  valori i tensione e temporali di un segnale.
2.    La frequenza di un segnale oscillante.

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3.    L’eventuale distorsione del segnale causata dal mal funzionamento di un componente.
4.    Quanta parte di un segnale è in corrente continua o alternata.
5.    La frequenza di una parte specifica del segnale rispetto ad altre sue parti.
2.    Tipi di Oscilloscopio
L’oscilloscopio si divide in due tipi:
-    Reale (Analogico o Digitale)
-    Virtuale
1.. Analogico e Digitale
Gli apparecchi elettronici possono essere classificati in due categorie: analogici e digitali.
Gli apparecchi analogici impiegano tensioni variabili con continuità, mentre quelli digitali impiegano segnali discreti che rappresentano campioni di tensione. Per molte applicazioni sono adeguati sia gli oscilloscopi analogici sia quelli digitali.

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ANALOGICO
Un oscilloscopio analogico funziona applicando la tensione del segnale misurata direttamente all’asse di deflessione verticale di un fascio di elettroni che si sposta da sinistra a destra lungo il display dell’oscilloscopio, in genere un tubo a raggi catodici. Il tubo a raggi catodici è formato da un'ampolla di vetro, a vuoto spinto o ad alto vuoto, avente la forma di un cono a base sferica, munito di un collo cilindrico entro il quale sono sistemati gli organi essenziali dello strumento. Il principio di funzionamento per la visualizzazione di un solo segnale consiste nel disporre di un fascio di elettroni (raggi catodici) al quale vengono impresse due deviazioni imposte dal sistema di deflessione verticale e da quello orizzontale; la prima deviazione (verticale) viene provocata direttamente dal segnale elettrico da registrare di cui ricopia fedelmente le variazioni, la seconda deviazione (orizzontale) è provocata da un segnale elettrico periodico ausiliario che serve a fornire la misura dei tempi (questo segnale è generato dalla base dei tempi).

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