Nietzsche e il nazismo: riassunto di storia

Filosofia di Nietzsche e storia del nazismo: riassunto (6 pagine formato doc)

Appunto di gioalto

NIETZSCHE, SUPERUOMO

Il superuomo.

Nietzsche è considerato il filosofo che ha avviato il dannunzianesimo ma anche il nazismo. Nietzsche partendo dalla sua concezione della storia arriva ad una riflessione sull’uomo. Egli è convinto che la storia serve all’uomo perché ha bisogno di avere dei maestri e ideali.
Ma la società moderna tende a trasformare le cose in eventi, che obbediscono ad una legge inesorabile ed estranea all’uomo. L’individuo diventa quindi uno spettatore della Storia, che lo supera e lo travolge.
Nietzsche mette così tutto in discussione: romanticismo, idealismo, positivismo, socialismo, evoluzionismo, cristianesimo, metafisiche e dogmatismi vari. Tutte le realtà che sono state presentate come nobili e vere sono in realtà "umane, troppo umane". Sono costruzioni che esprimono solo gli istinti, appetiti, passioni e interessi più intimi dell’uomo. Nietzsche rifiuta così ogni tipo di metafisica e di religione, ed attacca lo stesso concetto di verità: secondo Nietzsche si sono chiamate verità gli errori utili, quelli che sono indispensabili all’uomo per poter vivere, giacché non sopporta il vivere senza un senso. La volontà di verità ha la sua radice proprio nel bisogno di stabilità, In altre parole, non vi sono verità evidenti se non all’interno di categorie storicamente instaurate dagli uomini.

Nietzsche inoltre rifiuta la religione infatti egli dice che il cristianesimo ha considerato peccato tutto ciò che è piacere e valore per l’uomo opponendo i valori del cielo a quelli della terra. Così esso diventa la religione dei deboli, dei vinti. L’ateismo, appare quindi a Nietzsche come l’unica alternativa per liberare l’uomo.

PENSIERO DI NIETZSCHE

Nietzsche sostiene che l’uomo ha ucciso Dio. La civiltà occidentale ha ucciso Dio a poco a poco, ma, uccidendo Dio, ha perso ogni punto di riferimento. Dicendo che "Dio è morto!" Nietzsche vuol indicare insomma che sono morti gli ideali ed i valori del mondo occidentale. Dio è stato ucciso perché in Lui era sintetizzato tutto ciò che era contro la vita. Però, ora che Dio è morto, l’uomo non sa più che cosa fare: è privo di valori ed è quindi solo, sperduto, senza punto d’appoggio. Non c’è che una alternativa: è l’uomo stesso che deve creare i valori. Ma quali?

Prima di proporre una nuova tavola di valori, Nietzsche si dedica allo smantellamento della morale,egli risale all’origine dei comportamenti morali. La morale per Nietzsche è uno strumento di dominio: essa consiste nella costituzione di valori presentati come universali e auto-evidenti, ma in realtà astratti e repressivi. In nome di tali valori, alcuni uomini (i buoni) ne soggiogano altri (i forti). Vi sono infatti due tipi di morale: la morale dei sani, dei forti, che privilegia l’individualismo, la fierezza, l’amore per la vita; e vi è poi la morale degli schiavi, dei deboli, che è sociale e utilitaristica, che predica la democrazia e via dicendo.

Nietzsche: pensiero del filosofo

NIETZSCHE E IL NAZISMO

La morale degli schiavi è nata col cristianesimo ed è sorta per il risentimento verso la classe dei forti: infatti i mediocri non sanno elaborare nulla di proprio e di autonomo, la vera azione è loro negata, ed allora trovano il compenso in una vendetta immaginaria. Il disinteresse e il sacrificio di sé sono il frutto del risentimento dell’uomo debole verso la vita. I deboli, che non sanno vivere, hanno fatto diventare valore la negazione della vita; è questa la vendetta dei deboli contro i forti. La morale tende così ad indebolire l’uomo. L’essere umano desiderava soddisfare le proprie pulsioni, realizzarsi in questo mondo. La morale lo ha portato ad allontanarsi dalla sua natura originaria, che è terrestre. Ma la natura si è vendicata e gli istinti si sono rifugiati all’interno dell’uomo. Ed ha scoperto che, se non sono liberati per vie naturali, essi possono esercitare un’azione ancora più perversa. L’uomo appare così a Nietzsche come un "animale malato". Orbene, per liberare l’uomo da questo nichilismo, Nietzsche propone una trasvalutazione di tutti i valori, una nuova tavola di valori che realizzino l’ideale della "grande salute".