Sigmund Freud: psicoanalisi

Analisi ben approfondita su Sigmund Freud: psicoanalisi, inconscio, Interpretazione dei sogni, sessualità e nevrosi (3 pagine formato doc)

Appunto di livornese

SIGMUND FREUD: PSICOANALISI

Sigmund Freud.

Psicoanalisi. L’importanza della psicoanalisi - La cultura novecentesca venne notevolmente influenzata dalle teorie psiconalitiche di Sigmund Freud. Infatti, queste hanno influito notevolmente non solo sulla psicologia, ma anche sulla letteratura (surrealismo), sull’arte, sulla sociologia, sulle scienze dell’educazione e sulla stessa filosofia.
La medicina psichiatrica - La medicina ottocentesca era fondata su basi di tipo positivistico-materialistico, infatti tendeva a interpretare tutti i disturbi della personalità in chiave somatica, tralasciando gli stati psiconevrotici in cui non fossero rintracciabili lesioni organiche corrispondenti.
Tuttavia un gruppo di medici studiò il fenomeno dell’isteria giungendo a varie metodi terapeutici:
- l’ipnosi per ottenere il controllo dei sintomi isterici mediante la suggestione;
- l’ipnosi non come strumento di inibizione dei sintomi, ma come mezzo per richiamare alla memoria avvenimenti penosi dimenticati, avendo notato che il superamento di tali episodi cancellava le cariche emotive connesse ai fatti stessi;
- il metodo catartico, consistente nel tentativo di provocare una scarica emotiva capace di eliminare i disturbi del malato.  

Freud e la psicoanalisi: riassunto


FREUD E LA PSICOANALISI

Dall’isteria alla psicoanalisi - Ponendosi il problema delle cause dell’isteria, Freud giunse alla scoperta che la causa delle psiconevrosi è da ricercarsi in un conflitto tra forze psichiche inconsce, ossia operanti al di là della sfera della consapevolezza del soggetto, i cui sintomi risultano quindi psicogeni, cioè non derivanti da disturbi oranici, bensì dalle traversie della psiche stessa. La scoperta dell’inconscio segna l’atto di nascita della psicoanalisi, che si configura infatti come psicologia abissale o del profondo. Le teorie di Freud cambiarono la visione della mente umana riguardo all’inconscio e al sesso.

Pensiero e vita di Freud: riassunto


FREUD: INCONSCIO

L’inconscio - La teoria dell’inconscio
Freud scoprì che la vita mentale dell’uomo ha due livelli distinti:
a)    quello conscio o consapevole, costituito da contenuti mentali;
b)    quello inconscio, nel quale sono presenti anche contenuti mentali di cui non si ha coscienza.
Freud, nelle sue teorie, sostenne che:
- l’inconscio è un fenomeno naturale che deve essere osservato;
- la parte dell’inconscio è la parte predominante poiché i contenuti mentali consci sono influenzati da quelli inconsci, dalla parte incontrollata dell’uomo;
- i contenuti mentali esprimono e riflettono i contenuti mentali inconsci attraverso una codificazione, poiché hanno, oltre a un significato manifesto, anche un significato latente;
- per giungere all’inconscio esistono tre vie:
a)    studio dei sintomi nevrotici, di sofferenza della psiche;
b)    studio dei sogni;
c)    analisi degli atti mancati, ovvero omissioni, lapsus e dimenticanze;
l’inconscio è diviso in due zone:
a)    il preconscio, cioè l’insieme dei ricordi che possono divenire consci in virtù di uno sforzo dell’attenzione;
b)    il rimosso, cioè l’insieme degli elementi psichici stabilmente inconsci che sono mantenuti tali da una forza specifica che può venire superata solo in virtù di tecniche apposite.

Filosofia di Sigmund Freud: riassunto


FREUD: INTERPRETAZIONE DEI SOGNI

I metodi per «accedere» all’inconscio - Freud elaborò il metodo delle associazioni libere, che mirava a rilassare il paziente in modo da metterlo in grado di abbandonasi al corso dei propri pensieri per poi far si che potesse riesumare il materiale rimosso dalla propria mente. Questo esercizio richiede necessariamente lo sforzo solidale del paziente e dello psicoterapeuta. In ogni caso tutto deve essere messo al servizio della cura, compreso quel fenomeno tipico che è il transfer o traslazione, ossia il trasferimento sulla persona del medico di stati d’animo ambivalenti provati dal paziente durante l’infanzia nei confronti delle figure genitoriali.