Critica del giudizio, Kant
Giudizio determinante e giudizio riflettente, estetica e teleologia, giudizio riflettente estetico (2 pagine formato doc)
Nel titolo “Giudizio” significa “facoltà di giudicare”, che a sua volta vuol dire “pensare il particolare come contenuto nell’universale”, universale inteso come il concetto puro dell’intelletto che fa pensare la natura come legalità.
Dobbiamo dunque abbandonare la vecchia idea di giudizio come unione di predicato e soggetto. Il giudicare può avvenire in due modi: ° sottoponendo il particolare ad una legge universale (Giudizio determinante); ° muovendo dal particolare all’universale (Giudizio riflettente). Nel primo si muove l’universale, nel secondo si muove il particolare alla ricerca delle leggi che devono spiegare la natura. Il Giudizio determinante è costitutivo dell’oggetto e serve a scoprire una nuova realtà; il Giudizio riflettente svolge funzione euristica, cioè attraverso esso riorganizzo i fenomeni, interpretandoli come armonia. Grazie a questa armonia della natura, il Giudizio riflettente teorizza il principio a priori della finalità della natura (noi infatti abbiamo la tendenza ad unire tutto secondo un fine).