Illuminismo: riassunto di filosofia
Illuminismo filosofia: riassunto sui caratteri generali e l'influenza sul pensiero dell'empirismo e del razionalismo e la nascita dell'enciclopedia (1 pagine formato doc)
ILLUMINISMO DEFINIZIONE
Con l’espressione Illuminismo si designa quel complesso movimento culturale che si sviluppò nel Settecento, a partire dell’Inghilterra, in tutta Europa, con lo scopo di “rischiarare” con i lumi della ragione le menti degli uomini, al fine di sottrarli all’ignoranza e al pregiudizio.
Gli illuministi ritengo che l’uomo, pur avendo per natura quel bene prezioso che è l’intelletto, non ne abbia fatto, nel passato, buon uso, rimanendo in una sorta di minorità. Risposta alla domanda:che cos’è l’illuminismo? Kant rispose che è l’uscita dell’uomo dello stato di minorità che egli deve imputare a sé tesso, la minorità è, secondo Kant, l’incapacità di avvalersi del proprio intelletto, probabilmente per una mancanza di decisione o di coraggio. La celebre frase oraziana “Sapere aude!”, abbi il coraggio di servirti della propria intelligenza, diviene il motto dell’Illuminismo.
Illuminismo filosofico: riassunto e definizione
ILLUMINISMO FILOSOFIA
Usare la ragione liberamente vuol dire, secondo gli illuministi, assumere un atteggiamento critico nei confronti di ogni forma di sapere e soprattutto nei confronti di pregiudizi, miti, superstizioni; da ciò deriva lo sforzo di sottoporre ogni realtà al “tribunale della ragione” per distinguere il vero dal falso.
Cambia in questo periodo la figura dell’intellettuale che non è il “più sapiente”, ma colui che si prende l’impegno di riformare la realtà al fine di garantire il progresso sia spirituale che materiale, facendo opera di divulgazione del sapere. Ad incarnare questi valori illuministi di scienza (Illuminismo = espressione filosofica della rivoluzione scientifica), progresso e razionalità fu anzitutto la borghesia, al fine di garantirsi il predominio culturale.
Illuminismo italiano: caratteristiche
ILLUMINISMO RIASSUNTO
Influenza del Razionalismo. Quando Cartesio, nel “Discorso sul metodo”, stabilisce che si debba accettare per vero solo ciò che appare alla mente in modo evidente, pone le basi dell’Illuminismo e dell’idea di un esercizio autonomo e spregiudicato dell’intelletto. Differisce dal pensiero di Cartesio in quanto:
• rifiuta l’idea dell’infallibilità della ragione, facendo propria l’idea lockiana di una ragione finita e limitata dall’esperienza;
• rifiuto delle idee innate, da cui deriva il rifiuto dell’idea di sistema: insieme ordinato di conoscenze deducibili da alcune idee innate residenti a priori nella mente;
• mentre Cartesio si fermò dinnanzi alla politica e alla morale, il primo atto degli illuministi invece è proprio quello di estendere il dominio della ragione anche a questi campi.