Scetticismo filosofico: riassunto
Il pensiero del fondatore dello Scetticismo, Pirrone e del suo allievo Timone, lo scetticismo secono l'Accademia di Platone, la nuova Accademia di Carneade e il pensiero di altri scettici che si sono ispirati a Pirrone. Riassunto dello scetticismo filosoficoo e sul suo fondatore Pirrone (3 pagine formato doc)
SCETTICISMO FILOSOFICO RIASSUNTO
Contrariamente alle altre filosofie, che ricercano il vero e la costituzione dell’universo, lo scetticismo dichiara che l’uomo non può accedere alla verità ultima delle cose, e che la più altra forma di saggezza sta nel riconoscere questo fatto.
Gli Scettici appaiono talmente colpiti dalla molteplicità sconcertante delle visioni del mondo, da arrivare a sostenere che, di fronte a tutti questi sistemi in polemica fra loro, l’unico modo per raggiungere la tranquillità della mente è un indagine volta a riconoscere ugualmente false tutte le dottrine. Da ciò il nome scetticismo. La quiete dello spirito si raggiunge soltanto rifiutando ogni dottrina. Infine lo scetticismo, come le altre filosofe di quest’epoca, subordinano l’indagine speculativa alla finalità pratica: l’ottenimento della pace interiore generato dalla critica consapevolezza della falsità di tutte le dottrine. Di conseguenza lo scetticismo si dedica alla distruzione delle altre teorie filosofiche.A causa però di una lunga tradizione filosofica e storiografica, lo scetticismo ha subito una sorta di banalizzazione, tendenzialmente interpretato come una dottrina che mette in discussione la verità di tutto ciò che esiste e che quindi nega ogni criterio di vita.
Scetticismo ed eclettismo: riassunto
LO SCETTICISMO FILOSOFICO IN BREVE: LE CRITICHE
Molte critiche sono state fatte sullo scetticismo, quali quella riguardante la sua autocontraddizione nel suo punto fondamentale, in quanto si presenta come vera ma contemporaneamente sostiene che tutte le dottrine sono false, e la credenza che non conceda all’uomo nessun criterio pratico. In realtà bisogna capire che gli scettici non negavano la verità dei fenomeni, ma semplicemente negavano le teorie su di essi; in sostanza per gli scettici non è il che ad essere messo in discussione, ma il come, ossia la conoscenza del loro modo di avvenire. Inoltre lo scetticismo greco non si presenta come una dottrina, ma come un’ipotesi che deve essere sempre confermata tramite un’indagine aperta per principio. Inoltre non è vero che lo scetticismo non concede criteri pratici all’uomo, in quanto lo scettico non fugge dal mondo, ma continua la sua vita facendo ciò che fanno tutti gli altri: o per convenzione ed utilità, o per ragione e probabilità.
In Grecia lo scetticismo formò molte scuole: la scuola di Pirrone, la media e nuova accademia, gli scettici posteriori.
LO SCETTICISMO DI PIRRONE
Pirrone e Timone. Pirrone, fondatore dello scetticismo, venne nella sua città a conoscenza della dialettica di una dottrina che può essere considerata antecedente allo scetticismo. Venne a contatto con la saggezza indiana, considerata spunto per lo scetticismo, durante i viaggi di Alessandro Magno.
Secondo Pirone non ci sono cose vere o false, belle o brutte, buone o cattive per natura e assolutamente, ma soltanto per convenzione e relativamente. In altri termini sono le abitudini degli uomini e i loro costumi a rendere bella o brutta, buona o cattiva una cosa. Al di fuori di tali credenze sempre mutevoli, ciò che rimane è il dubbio. L’atarassia viene raggiunta con l’estraniazione da ogni dottrina. Lo scettico infine vive nel mondo come tutti gli altri, con la consapevolezza in più però, conquistata con l’indagine, che ne la vita ne le cose posseggono un significato assoluto riconoscibile dalla ragione.