Socrate: breve riassunto

il pensiero di Socrate, il rapporto con i sofisti. Breve riassunto su Socrate (1 pagine formato doc)

Appunto di alemnr

Socrate: breve riassunto.

RAPPORTO COI SOFISTI
: Nella filosofica presocratica al centro della ricerca c’era la contemplazione di un logos; già con i sofisti si va verso la direzione di un “dialogo” , dove la ricerca passa attraverso il confronto fra i parlanti; ma mentre con essi è ancora “monologo”(nessuno infatti si sforzava di cogliere le tracce di verità presenti del discorso dell’altro), sarà Socrate il filosofo del dialogo: diverso è anche l’obiettivo che per i sofisti è la persuasione(Peithò), invece  per Socrate è la verità(Alétheia). Dunque Socrate, nonostante il comune taglio antropologico, l’uso della dialettica e del paradosso, è molto diverso dai sofisti perché rifiuta il relativismo a favore di una verità unica ottenuta attraverso l’esercizio del dialogo.


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IL CONCETTO: mentre per i sofisti siamo condannati a rimanere vittima delle nostre opinioni, quindi non è possibile l’OMOLOGHIA(accordo fra i parlanti) ed è ovvio il relativismo morale ed etico, Socrate afferma che è possibile giungere ad una definizione, dopo aver conquistato il concetto, cioè dopo aver appreso tutte le caratteristiche comuni.

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Dunque il CONCETTO, l’essenza universale di un ente, una volta acquisito, permette di darne la DEFINIZIONE, cioè definirne i confini e dunque le caratteristiche che devono rientrare nel concetto dell’ente stesso. Ciò, a cui si perviene attraverso un ragionamento INDUTTIVO, garantisce una verità universale che va oltre le opinioni. Tale funzione maieutica che Socrate svolgeva, in quanto aiutava l’interlocutore a portare alla luce le conoscenze che si formavano al suo interno, veniva esercitata mediante delle brachilogie(discorsi brevi) come il “ti esti?”(che cos’è?):

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a Socrate, infatti, non interessavano esempi, ma definizioni precise ed universali; la posizione di tali domande è la così detta IRONIA socratica e costituiva la pars destruens del suo metodo in quanto metteva in crisi l’interlocutore, ma mettendone a nudo il falso sapere lo induceva a darne una definizione precisa.