La critica dell'economia borghese e l'alienazione del proletariato: spiegazione

Breve spiegazione della critica al sistema borghese e riflessioni sull'alienazione del proletariato di Karl Marx (2 pagine formato doc)

Appunto di eleonoramangialardo

LA CRITICA DELL'ECONOMIA BORGHESE E L'ALIENAZIONE DEL PROLETARIATO

Critica dell'economia borghese e la problematicità dell'alienazione.

"I manoscritti economico-filosofici” (Parigi 1844) è la  prima opera di Karl Marx dove il filosofo espone la propria opinione nei confronti della classe borghese e della sua economia liberale. Marx muove due critiche nei confronti della borghesia. Una nella quale egli afferma che tale ceto sia portato ad “eternizzare” il sistema economico capitalista, considerandolo non come uno dei molti sistemi economici da poter adottare, piuttosto come l’unico modo razionale per produrre e per distribuire la ricchezza. La seconda critica verte su un limite percettivo della classe borghese che non riuscirebbe a scorgere la naturale conflittualità tra proletariato e borghesia.
In questo senso Marx parla di alienazione.

Il Capitale di Marx: riassunto e analisi

ALIENAZIONE PER MARX

Il tema dell’alienazione fu sviluppato anche da altri filosofi come Hegel e Fuerbach. Per alienazione Hegel intendeva il meccanismo dialettico dello Spirito. Con tale denominazione si intendeva il movimento dello Spirito che, facendosi altro da se nella natura, successivamente si riappropriava di se arricchito. Per questo motivo per Hegel l’alienazione aveva una valenza sia positiva che negativa. Per Feuerbach, invece, aveva un’accezione negativa in quanto corrispondeva con la scissione dell’uomo che si sottomette ad una potenza estranea creata da lui stesso, dissociandosi in questo modo dalla realtà. In questo senso l’alienazione è un fatto coscienziale. Anche per Marx l’alienazione è una condizione patologica di scissione dell’uomo. Ma a differenza di Feuerbach, Marx sostiene che l’alienazione sia un fatto reale di natura socio-economica e che si incarni perfettamente nella figura del salariato nella società capitalista.

ALIENAZIONE PROLETARIATO

Quest’ultimo sostiene che il proletariato subisce una quadruplice alienazione:
1.    Alienazione rispetto al prodotto della sua attività
Il proletario produce con la propria forza lavoro il capitale che, però, non gli appartiene direttamente e che diventa quindi per lui stesso una potenza dominatrice alla quale sottomettersi.
2.    Alienazione rispetto alla sua stessa attività
L’attività lavorativa svolta dall’operaio è in realtà un lavoro forzato,in cui  il proletario diventa  lo strumento per il perseguimento dei fini di estranei. Marx sostiene che in questa condizione di sfruttamento l’operaio si senta bestia quando dovrebbe sentirsi uomo (cioè quando dovrebbe esercitare le sue doti manuali attraverso le quali l’uomo è tale) e invece si senta uomo quando dovrebbe sentirsi bestia(cioè quando si lascia andare ai vizi del sesso,del cibo o dell’alcool).
3.    Alienazione rispetto alla propria essenza(Wesen)
L’uomo, come già detto, è fatto per esercitare liberamente le proprie doti manuali e creative, mentre nella società capitalista è solo uno dei tanti operai, condannato al lavoro ripetitivo e forzato.