La Dottrina delle idee
Un riassunto comprensibile e ben strutturato sulla dottrina delle idee di Platone (5 pagine formato doc)
Inizialmente i primi scritti di Platone erano basiti su Socrate e avevano lo scopo di difendere sostenere le sue tesi, se pur da lui reinterpretate .
Infatti tutti le idee e le dottrine generali di Socrate pur essendo riportate con fedeltà da Platone subiscono però un filtraggio dovuto ai suoi interessi e alle sue tendenze speculative. Ad esempio Platone da molta importanza al metodo socratico delle definizioni, ed è proprio grazie a questo che giunge a formulare la teoria delle idee con la quale da inizio al secondo periodo della sua vita con il quale riuscì ad andare al di là delle dottrine che Socrate gli aveva insegnato, riuscendo così a superare il suo maestro. L’origine della teoria è strettamente unito con il concetto platonico della scienza: in antitesi con i sofisti e andando oltre persino Socrate, Platone ritiene che la scienza debba essere immutabile e stabile, quindi perfetta. Egli però credeva che il pensiero rifletta l’essere (realismo gnoseologico), cioè la mente èra la riproduzione di ciò che esiste. Allora si chiedeva quale fosse l’oggetto di studio della vera scienza? Inizialmente ipotizzo che fosse l’opinione che derivava dai sensi, ma essendo questi mutevoli e imperfetti furono scartati. Successivamente Platone capì che l’oggetto in questione fossero le idee, ma non le idee come forma di pensiero come noi immaginiamo al giorno d’oggi, ma le idee come un’ entità immutabile e perfetta. Allora giunse a ipotizzare che questa sostanza autonoma vivesse in un proprio mondo diverso dal nostro, chiamato iperuranio (al di là del cielo). Anche se sono diverse dalle cose reali del nostro mondo non vuol dire che non abbiano rapporti stretti, infatti Platone immagina il nostro mondo e le cose che lo compongono come delle copie imperfette delle idee come del resto la nostra realtà. Ad esempio nella nostra realtà ci sono cose belle o giuste, nell’iperuranio invece troviamo LA BELLEZZA E LA GIUSTIZIA. Quindi abbiamo 2 tipi diversi di conoscenza (dualismo gnoseologico) e 2 diversi tipi di essere (dualismo ontologico).