Riassunto su Abelardo

Approfondimento sulla storia e sul pensiero filosofico di Pietro Abelardo (2 pagine formato doc)

Appunto di vdavid

RIASSUNTO SU ABELARDO

Abelardo.

Abelardo è il principale esponente della filosofia medievale del XII secolo: vive dal 1079 al 1142 e vive un’esistenza particolare, anche di amori con una monaca, Luisa, verso le quali sono famose le lettere che scrisse. Abelardo è un esponente significativo della filosofia medievale in quanto analizza anch’egli il rapporto tra ragione e fede, inserendosi nel dibattito tra dialettici ed antidialettici.

Abelardo era sostenitore della dialettica e credeva che la dialettica ben fatta portasse alla verità: l’importante, secondo lui, era il non prendere per vero ed assoluto tutto ciò che ci veniva proposto come punto di partenza. Per verificare se una cosa fosse vera o meno, rifacendosi in parte agli scettici, Abelardo sosteneva che bisognasse sospendere il giudizio, dubitare di ciò che ci veniva detto; quello di Abelardo era un Dubbio Metodico, e cioè si partiva dal dubbio con l’idea che la verità, effettivamente, ci fosse, non come gli scettici che sospendevano il giudizio in modo definitivo in quanto, a parer loro, non esisteva alcuna verità.

PIETRO ABELARDO PENSIERO: LA DIALETTICA

Secondo Abelardo, non dobbiamo fidarci di niente a primo impatto, ma analizzare tutto quello che ci viene proposto. Abelardo, nella sua filosofia, si basa anch’egli su testi antichi, considerando, innanzitutto, i termini utilizzati all’interno dei vari testi e verificando ch’essi avessero significato storico e culturale all’interno dell’epoca storica all’interno della quale ci si trovava: infatti, c’era la possibilità che i testi analizzati non fossero veramente autentici e che, invece, fossero stati, magari, manomessi dalla popolazione, in questo caso gli arabi, che avevano portato con sé tali testi; proprio per quest’ultimo motivo, infine, Abelardo riteneva fondamentale verificare l’autenticità dei testi da lui analizzati e, per fare questo, c’era bisogno di confrontare tra loro i vari testi: Abelardo era un sorta di predecessore di Filologi che nasceranno propriamente solo durante l’epoca rinascimentale. Secondo Abelardo, la dialettica non consisteva solo in dispute e interscambio di idee, ma essa poteva anche aiutare a discernere il vero dal falso, a riconoscere quale fosse la verità.
La dialettica riguardava la ragione, ma se, ragionando attraverso la ragione umana, l’uomo arriva alla verità, tale verità non potrà che corrispondere alla verità di fede in quanto la verità in sé è una ed una soltanto. La dialettica serve, secondo Abelardo, per coltivare la Ratio, la ragione e, attraverso essa, per riuscire a comprendere meglio la fede. Secondo Abelardo, verità di fede e verità di ragione coincidono. 

Pietro Abelardo: riassunto pensiero e opere

ABELARDO FILOSOFO RIASSUNTO

Abelardo, quindi parte dalla ragione: “Intelligo ut Credam”; d’altra parte, nel suo pensiero non c’è conflitto tra ragione e fede in quanto Abelardo voleva puramente rendere più comprensibile il messaggio cristiano attraverso la ragione. Anche Abelardo afferma l’impossibilità umana di arrivare ad esaurire tutto il mistero divino solo attraverso la ragione: ci si può avvicinare, si possono cogliere alcuni aspetti di esso, ma non è possibile arrivare a comprendere completamente il messaggio cristiano.
Abelardo fa una distinzione tra Intelligere e Comprendere: la ratio, infatti, è indispensabile per l’intelligibilità delle verità cristiane; la comprensione è, invece, qualcosa di ancora di più in quanto considera anche l’intervento, il dono di Dio: la fede. Per Abelardo, quindi, possiamo affermare che non esiste una discontinuità tra ragione e fede ma soltanto continuità.
La dialettica, per il filosofo, è autonoma rispetto alla fede, ha un suo metodo proprio e, tuttavia, il punto di arrivo è il medesimo della teologia.
Abelardo pensa che è nostro dovere di cercare di chiarire i contenuti fornitici dalla rivelazione divina attraverso la ragione e, soprattutto, con analogie e similitudini.