Riassunto su Cusano, Bruno, Montaigne e Bacone
La filosofia di Niccolò Cusano, Giordano Bruno, Michel de Montaigne e Francesco Bacone: riassunto (4 pagine formato doc)
NICCOLO' CUSANO: FILOSOFIA
Niccolò Cusano. Nella sua opera, la dotta ignoranza, riflette riguardo i limiti della conoscenza umana.
Questa consiste in un equilibrio tra ciò che è noto e ciò che non lo è, è limitata, e per questo la verità, la conoscenza divina, è irraggiungibile ma di lei si può professare soltanto una dotta ignoranza, sapere di non sapere. Tuttavia esiste nell’uomo un desiderio di apprendimento che lo avvicina a Dio, a è come un poligono che cerca di coincidere con un cerchio, si può approssimare, ma senza mai coincidere con essa. Ciò non vuol dire smettere di provarci, ma sottolinea il carattere di ricerca senza fine.Per quanto riguarda la concezione cosmologica Cusano anticipa la rivoluzione copernicana, in quanto, egli nega il geocentrismo, e afferma l’infinità dell’universo e dei mondi, il che implica un’omogeneità tra i corpi celesti e la terra, esplicito attacco alle teorie cosmologiche di Aristotele. Dio comprende in sé tutto l’universo, pur non identificandosi con esso, l’universo non può avere in sé nulla che Dio non abbia già. Ma nell’universo l’unità divina diventa molteplicità secondo uno schema matematico. Questo concetto è spiegato con i termini di complicatio ed esplicatio. Il primo vuol dire coincidere, il secondo è il mezzo attraverso il quale un essere si mostra. Dio è la complicatio dell’universo e viceversa l’universo è la sua esplicatio. Se quindi l’universo coincide con Dio, vuol dire che ne conserva gli attributi, è infinito e senza un centro. La Terra è soltanto una stella come le altre popolata dai suoi abitanti come le altre.
Come Dio anche l’uomo è creatore, crea i concetti mentali che gli permettono la conoscenza, come gli enti matematici attraverso i quali è possibile interpretare l’esperienza. Cusano inoltre distingue quattro unità: Dio, l’intelligenza, l’anima e il corpo. L’uomo occupa una posizione media: partecipa delle cose on l’intelletto, ma ha bisogno del corpo (sensazione) per conoscerle.
Bruno e Campanella: analogie e differenze
GIORDANO BRUNO: OPERE E PENSIERO
Giordano Bruno. Scrive varie opere, nella Cena delle Ceneri, espone la propria concezione dell’universo, riprende le teorie di Copernico per cui la Terra è un astro in movimento, ciò vuol dire liberare la mente dalle superstizioni e dall’accettazione acritica dei filosofi del passato, in particolare Aristotele. Per Bruno l’universo è manifestazione di Dio attraverso la sua conoscenza lo scopriamo. La divinità non è più trascendente, ma essendo nell’universo è dentro di noi più di quanto lo siamo noi stessi.
Montaigne. Montaigne segna realmente il passaggio dalla metafisica “astratta” alla vita terrena “reale”. L’uomo moderno fluttua nel dubbio, lontano dalle certezze garantite da una metafisica capace di gettar solo nebbia sul dubbio stesso, ma non di dissiparlo con una reale certezza.