La critica del giudizio: spiegazione
La critica del giudizio di Kant: spiegazione e riassunto sui giudizi estetici e teleologici, concetti di storia, politica e religione (5 pagine formato doc)
CRITICA DEL GIUDIZIO SPIEGAZIONE
Kant: Critica del giudizio.
1.
- Critica della ragion pura (analizza la conoscenza): realtà meccanicistica, natura come struttura causale e necessaria dove non c’è posto per la libertà umana.
- Critica della ragion pratica (analizza la morale): realtà indeterminata e finalistica, nella quale viene postulata l’esistenza di dio e la libertà dell’uomo come condizioni della morale.
- Critica del giudizio: analizza la terza facoltà: il sentimento, inteso come la facoltà mediante la quale l’uomo fa esperienza di quella finalità del reale che la critica della ragion pratica postulava a livello noumenico.
Kant, la critica del giudizio in breve
CRITICA DEL GIUDIZIO KANT SCHEMA
Il sentimento è però solo un’esigenza umana che non ha alcun valore conoscitivo/teoretico.
Il sentimento permette l’incontro tra i due mondi, ma non la conciliazione, in quanto quest’ultima implicherebbe l’oggettività del medio che concilia, mentre il sentimento è soggettivo.
Kant contrappone ai GIUDIZI RIFLETTENTI (derivanti dal sentimento) i GIUDIZI DETERMINATI:
- Determinanti: giudizi conoscitivi studiati nella Critica della Ragion Pura, determinano gli oggetti fenomenici mediante forme a priori universali. Sono oggettivi e scientificamente validi;
- Riflettenti: giudizi sentimentali, che riflettono una natura già costituita mediante i giudizi determinanti e ci permettono di apprenderla attraverso le nostre esigenze di finalità e armonia.
Kant, critica del giudizio: riassunto
FUNZIONE EPISTEMOLOGICA DEL GIUDIZIO RIFLETTENTE
La critica del giudizio è un’analisi dei giudizi riflettenti (Ragione = organo dei giudizi riflettenti, ossia una facoltà intermedia tra la conoscenza e la morale). Esistono due tipi di giudizi riflettenti: ESTETICO (che riguarda la bellezza) e TEOLOGICO (riguarda i fini della natura). Entrambi derivano a priori dalla nostra mente, e rimandano in modo diverso al finalismo:
- Estetico: viviamo immediatamente o intuiamo la finalità della natura (di fronte ad un bel panorama, lo sentiamo in sintonia con le esigenze del nostro spirito). La finalità consiste in un “venire incontro” dell’oggetto alle aspettative estetiche del soggetto.
- Teleologico: pensiamo la finalità di un oggetto mediante la nozione di fine (di fronte ad uno scheletro, pensiamo che serve a sorreggere un corpo). La finalità esprime un carattere proprio dell’oggetto.
La critica del giudizio di Kant: riassunto
CRITICA DEL GIUDIZIO DI KANT
Quindi, se il giudizio riflettente riguarda il rapporto di armonia tra il soggetto e la rappresentazione dell’oggetto, il giudizio è estetico. Se riguarda un ordine finalistico interno alla natura, il giudizio è teleologico.
La critica del giudizio arriva ad articolarsi in:
1) Critica del giudizio estetico:
- Analitica del giudizio estetico: tratta del bello e del sublime;
- Dialettica del giudizio estetico: tratta dell’antinomia del gusto;
2) Critica del giudizio teleologico:
- Analitica del giudizio teleologico: tratta del giudizio sulla finalità della natura;
- Dialettica del giudizio teleologico: tratta dell’antinomia del giudizio.