Il neoplatonismo: riassunto
Riassunto sul neoplatonismo rinascimentale: vita e pensiero di Plotino (3 pagine formato doc)
NEOPLATONISMO: RIASSUNTO
A partire dal I secolo a.C. diventa dominante l’intento di raccogliere gli elementi religiosi impliciti nel pensiero greco e di connetterli con la sapienza orientale. In questo clima prende forma la tradizione secondo cui l’intera filosofia dei greci avrebbe le proprie origini in Oriente, nella culla della sapienza religiosa.Il neoplatonismo è l’ultima manifestazione del platonismo nel mondo antico e riassume la filosofia greca e alessandrina dell’ultimo periodo fusi insieme ad elementi pitagorici, aristotelici e stoici e influenzerà il pensiero cristiano , quello medievale e persino quello moderno. Il neoplatonismo costituisce l’orientamento religioso nella filosofia dell’età alessandrina.
NEOPLATONISMO PLOTINO
La figura maggiore è Plotino. Nato a Licopoli in Egitto nel 205 a.C., nel 232 si trasferì ad Alessandria dove rimase per 11 anni.
Poi prese parte alla spedizione dell’imperatore Gordiano III contro i persiani allo scopo di conoscere le dottrine di questi ultimi e degli indiani. Al ritorno si stabilì a Roma, e ammalatosi si trasferì in Campania dove mori nel 270 a.C. In un primo momento non scrisse nulla ma in seguito produsse diversi trattati pubblicati dal suo scolaro Porfirio di Tiro.Sebbene Plotino presenti il proprio pensiero come un semplice sviluppo del platonismo il suo sistema costituisce in realtà una filosofia profondamente originale in cui si compenetrano alcuni dei motivi piu tipici della riflessione greca sull’essere. Pur comprendendo le mosse della molteplicità delle cose Plotino pone immediatamente come loro condizione l’unità. Infatti la molteplicità sarebbe impensabile senza l’unità e ogni cosa è ciò che è solo in quanto costituisce in qualche modo un’unità. Gli esseri minori hanno meno unità mentre gli esseri maggiori ne hanno di piu finche si giunge all’uno primo da cui tutto deriva. Già Platone aveva specificato che il fondamento delle cose corporee è l’unita: il mondo sensibile trova la sua unita e dunque il suo fondamento nell’idea. Per Platone il pensiero implica una dualità di pensante (soggetto) e pensato (oggetto) oltre che una molteplicità di idee. È pertanto necessario risalire a un’unita che stia oltre il sensibile e l’intelligibile: cosi Plotino giunge a quello che chiama l’uno in se, fondamento del mondo.
NEOPLATONISMO RINASCIMENTALE
Plotino afferma che l’uno è radicalmente diverso da tutto ciò di cui è principio. Inoltre è infinito. Superando il concetto di infinito tradizionalmente presente nella cultura greca caratterizzato solo come principio matematico o fisico, Plotino giunge al concetto metafisico dell’infinito come illimitatezza della potenza. In quanto infinito l’uno è privo di forma e di figura e siccome dove non c’è forma non c’è neppure essere. L’uno è al di la dell’essere al di la della sostanza: è al di fuori di ogni determinazione quantitativa spazio-temporale. L’uno risulta inesauribile, impensabile e indicibile. Appare quindi come l’assoluto altro del quale si può dire soltanto ciò che non è. In tal modo Plotino da inizio a quella che in seguito sarà chiamata teologia negativa.