Riassunto su Rousseau

approfondimento sul pensiero del filosofo della politica Rousseau (6 pagine formato doc)

Appunto di simocampy97
Riassunto su Rousseau - Ultimo pensatore del pensiero politico moderno che vedremo, Rousseau è un filosofo svizzero del 700 ed è uno dei più noti esponenti dell'illuminismo francese (poiché a quei tempi la Francia era la culla del pensiero moderno).
Rispetto ai suoi "colleghi" illuministi, Rousseau mantenne sempre una posizione eretica poiché si discosta dalla filosofia "ufficiale" dell'illuminismo francese per quanto concerne la natura umana e la storia dell'uomo. Rousseau a differenza degli altri pensatori che abbiamo visto in precedenza (Locke e Hobbes) è interamente un pensatore della politica.
Per comprendere il suo pensiero iniziamo a considerare due opere che sono due discorsi, che sono passati alla storia come "PRIMO" e "SECONDO" discorso, scritti per rispondere ad un quesito dell'accademia di Digione (cosa molto normale all'epoca che un'università ponesse un quesito, concorso).

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Il "primo" discorso è importantissimo perché è lo stesso Rousseau che ci racconta dell' "incontro" con il quesito dell'accademia di Digione come di una illuminazione, detta poi "l'illuminazione di Vincennes" poiché si trovava sulla strada, appunto, per Vincennes per andare a trovare Diderot (uno dei padri dell'illuminismo francese) in carcere. "L'illuminazione di Vincennes" consiste in Rousseau che incontra il volantino che l'accademia di Digione aveva diffuso per porre il quesito; il quesito era "se il progresso di scienza e arti (la cultura) abbia contribuito a purificare i costumi (la morale)".
Se avessero posto questo quesito a qualsiasi illuminista, la risposta sarebbe stata ovviamente si (perchè la cultura rende le persone migliori); ma grazie all'illuminazione di Vincennes Rousseau è portato a pensare l'esatto contrario, infatti venne sempre considerato "eretico" (rottura sia dal punto di vista culturale che umano, Voltaire passò tutta la vita ad offenderlo).

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Infatti nel primo discorso, il cui vero titolo è "discorso sulle scienze e sulle arti", Rousseau dice che per comprendere se la cultura implica anche civilizzazione bisogna prima riflettere su un fatto: la natura dell'uomo è di per se buona o no? Da qui nascono, ovviamente, due modelli: uno che pensa che l'uomo sia di per se corrotto (modello cristiano, peccato originale) mentre l'altro no (modello dell'innocenza, grazie al colonialismo e all'incontro con le popolazioni indigene che sono in uno stato pre-morale).