Il Romanticismo e il rifiuto della ragione

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Appunto di francescacargnino

ROMANTICISMO E RIFIUTO DELLA RAGIONE

Filosofia - Il Romanticismo e il rifiuto della ragione.

Si afferma talora che i romantici rifiutano la ragione: per essere precisi, sono tutti d’accordo nel respingere la ragione illuministica e di conseguenza cercano altre vie di accesso alla realtà. Soprattutto dagli artisti, l’organo più adatto per rapportarsi alla realtà viene trovato nel sentimento: una categoria spirituale prima ignorata o disprezzata. Esso appare come un’ebbrezza indefinita ma nutrita di riflessione e di filosofia (“sentimento spirituale”) in cui si trova la vita stessa al di là delle strettoie della ragione: perciò vine ritenuto in grado di aprire a nuove dimensioni.
L’esaltazione del sentimento procede insieme a quella dell’arte, che anticipa e completa il discorso logico dove questo non può arrivare;al poeta si conferiscono doti profetiche e poteri d’intuizione superiori.Tale figura di “esploratore dell’invisibile” è rappresentata nella realtà in Novalis.
Novalis è il nome d’arte di Friedrich von Hardenberg(1772-1801). Il poeta-pensatore ebbe amicizie con esponenti del Romanticismo come Schelling e Schiller, ma le sue fonti comprendono tutta la tradizione cristiana compreso l’esoterismo, ed aveva in progetto un’enciclopedia che collegasse le scienze dello spirito e le scienze esatte. L’educazione pietistica lo aveva abituato a unire sempre vita concreta e vita spirituale: il suo scopo era “la realizzazione dell’infinito, e non l’idealizzazione del finito”(G.Schultz).

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POESIA E IRRAZIONALE NOVALIS, ANALISI

Negli “Inni alla Notte” (1800) si vede l’evoluzione umana di Novalis dopo la morte della fidanzata Sophie a quindici anni; essi sono il risultato del lavoro teorico su come scrivere la cultura dell’anima in termini moderni, riprendendo il tema della notte dalla mistica europea. Negli ”Inni” il poeta, istintivamente portato ad amare la luce, comprende il significato della notte attraverso una visione e ne ritorna per rendersene banditore tra gli uomini. L’esperienza della morte si collega (canto V) alla comparsa di Cristo che ha svelato il mistero e dissolto il terrore. Agli ”Inni”seguono i “Canti spirituali” che continuano il percorso dell’anima di Friedrich lungo una strada fitta di dolori, fino alla gioia del misticismo.