Prolegomeni di Kant: riassunto

Prolegomeni ad ogni metafisica futura che vorrà presentarsi come scienza di Immanuel Kant: riassunto e significato dell'opera (4 pagine formato doc)

Appunto di daddostif

PROLEGOMENI KANT RIASSUNTO

Prolegomeni ad ogni futura metafisicaKant nel 1783 inizia la stesura dei “Prolegomeni ad ogni futura metafisica che potrà presentarsi come scienza” con l’obbiettivo di offrire una via per la comprensione dellaCritica ad ogni ragion pura” .

I Prolegomeni a differenza di quest’ultima sono diretti ad un pubblico di lettori intenditori della materia , come ci suggerisce l’autore stesso nella prefazione, quando afferma che “questi Prolegomeni non sono fatti ad uso degli scolari ma di futuri maestri” e per questo possono apparire come un’introduzione alla Critica stessa.
Kant non fornisce la descrizione di una scienza già esistente, ma di una scienza che deve ancora essere trovata e che le istruzioni date dai Prolegomini indicano come costruire.

Prolegomeni di Kant: significato e analisi

PROLEGOMENI AD OGNI FUTURA MEFATISICA CHE POSSA PRESENTARSI COME SCIENZA

L’autore sviluppa il testo intorno a quattro temi principali che espone sottoforma di domande :
- Come è possibile una matematica pura?
- Come è possibile la scienza pura della natura?
- Come è possibile la metafisica in generale?
- Come è possibile la metafisica come scienza?
Rispondendo a queste quattro questioni Kant ha tracciato i limiti del “campo d’azione” della ragione, e quindi dell’esperienza e le condizioni in cui quest’ultima è possibile.


Kant fa una distinzione tra giudizi di percezione e giudizi d’esperienza , definendo i primi soggettivi e cronologicamente anteriori a quelli d’esperienza, definiti invece empirici in quanto hanno validità obbiettiva; i secondi gli sono utili per esporre la necessità dei concetti che rendono oggettiva la conoscenza . Egli dichiara anche di aver fatto tale riflessione sul giudizio, in quanto atto intellettivo contenente gli altri, spinto dal dubbio esposto da Hume riguardo la necessità del legame casuale.

Prolegomeni di Kant: riassunto e significato

METAFISICA DOGMATICA KANT

A questo punto della trattazione Kant apre la discussione sul problema centrale dei Prolegomeni, la possibilità della metafisica. Nell’introduzione ai Prolegomeni veri e propri Kant chiarisce alcuni punti fondamentali, parlando delle fonti della metafisica fornisce la sua definizione di scienza, per essere chiamata così essa deve essere determinata da una caratteristica che la distingua da tutte le altre, mentre può avere peculiarità con altre p.e. nell’oggetto o nelle fonti. Queste ultime per quanto riguarda la metafisica possono essere esclusivamente a priori e non fondate sull’esperienza. Fondandosi sull’a priori la metafisica ha quindi origine dai giudizi a priori, che Kant divide in analitici, che non aggiungono niente di nuovo a quello già espresso dal predicato ed hanno una semplice funzione esplicativa; e giudizi sintetici (a posteriori) che ampliano la conoscenza. I giudizi analitici sono a priori per un predicato affermativo non può essere negato per non cadere in contraddizione. Il filosofo contrassegna poi i diversi giudizi più nel particolare, definendo quelli d’esperienza sempre sintetici . A questo punto però egli si chiede quali siano i giudizi della metafisica ed arriva ad una prima conclusione per cui essi devono essere sintetici, in quanto avanzano una pretesa di conoscenza, e a priori.
Da qui si può trarre una seconda conclusione che apre la seconda parte del libro: la possibilità della metafisica viene tradotta nella possibilità dei giudizi sintetici a priori e per arrivare a dimostrarli bisogna passare attraverso lo stesso ragionamento fatto per i giudizi indiscutibilmente veri, quelli matematici.