La peste di Albert Camus: riassunto e analisi

La peste di Albert Camus: riassunto delle cinque parti, temi principali, personaggi e analisi del romanzo pubblicato nel 1947

La peste di Albert Camus: riassunto e analisi
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La peste di Albert Camus

La Peste di Albert Camus: riassunto e analisi
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La peste venne pubblicato nel 1947 e valse ad Albert Camus il suo primo grande successo di vendita: 161.000 copie nei primi due anni. Questo romanzo è stato venduto, da allora, in più di 5 milioni di esemplari, tenendo conto di tutte le ristampe francesi. La peste è costruito come una tragedia in cinque atti. L’azione si svolge durante gli anni Quaranta ad aprile, a Orano, città algerina “chiusa” che “volge le spalle al mare”.

La peste di Albert Camus: riassunto

Di seguito un riassunto delle cinque parti della Peste di Camus e l'analisi dell'opera.

Prima parte

A Orano un giorno d’aprile 194..., il medico Rieux scopre il cadavere di un ratto sul suo pianerottolo. Il portinaio, il signor Michel, pensa che siano dei burloni che si divertono a mettere questi cadaveri di ratti all’interno dell’edificio. A mezzogiorno, Rieux accompagna alla stazione la moglie che, malata, parte a farsi curare in una città vicina. Alcuni giorni più tardi, un’agenzia di stampa annuncia che più di sei mila ratti sono stati raccolti quel giorno. L’allarme aumenta. Alcune persone iniziano a prendersela col sindaco quando, improvvisamente, il numero di cadaveri diminuisce, le strade tornano pulite, la città si crede salva.

Il Signor Michel, il portinaio, cade però malato. Rieux  tenta di curarlo, ma la malattia peggiora rapidamente. Rieux non può fare nulla per salvarlo. Il portinaio soccombe ad un male violento e misterioso. Rieux è chiamato da Grand, un dipendente del Municipio. Ha appena impedito ad un certo Cottard di suicidarsi. Le morti si moltiplicano.  Rieux consulta i suoi colleghi. Il vecchio Castel, uno di loro, conferma i suoi sospetti: si tratta di peste. Dopo molte riserve e lungaggini amministrative, Rieux ottiene che le autorità prendano coscienza dell’epidemia e si decidano a “chiudere” la città.

Seconda parte

La città si chiude poco a poco nell’isolamento. L’isolamento e la paura modificano i comportamenti collettivi ed individuali: “la peste fu un affare di tutti”, nota il narratore. Gli abitanti devono convivere con l’isolamento sia all’esterno che all’interno. Incontrano difficoltà a comunicare con i loro genitori o i loro amici che sono all’esterno. Fine giugno, Rambert, un giornalista parigino separato della sua compagna, domanda invano l’appoggio di Rieux per raggiungere Parigi. Cottard che aveva, in aprile, per ragioni sconosciute tentato di suicidarsi, sembra provare una insana soddisfazione nella disgrazia dei suoi concittadini. Gli abitanti di Orano tentano di compensare le difficoltà dell’isolamento, abbandonandosi ai piaceri materiali. Grand, il dipendente muncipale, si concentra sulla scrittura di un libro di cui riscrive ossessivamente la prima frase. Padre Paneloux indica la peste come lo strumento della punizione divina e chiama i suoi fedeli a meditare su questa punizione mandata ad uomini privi di qualsiasi spirito di carità.

Tarrou, figlio di un procuratore e straniero alla città, tiene nei suoi taccuini la sua cronaca dell’epidemia.

Egli ha grande fiducia nell’uomo. Dà prova di un coraggio straordinario e si mette a disposizione di Rieux per organizzare un servizio sanitario di emergenza. Rambert si aggrega ai due.

Terza parte

È l’estate, la tensione monta e l’epidemia cresce esponenzialmente. Ci sono tante vittime che occorre d’urgenza gettarle nelle  fosse comuni, come animali. La forza pubblica è obbligata a reprimere rivolte e saccheggi. Gli abitanti sembrano rassegnati. Danno l’impressione di avere perso i loro ricordi e la loro speranza. Non nutrono più illusioni e si limitano ad aspettare...

Quarta parte

Questa parte è dedicata alle azioni che si svolgono da settembre a dicembre. Rambert ha avuto l’opportunità di lasciare la città, ma ha rinunciato a partire. È deciso a lottare fino alla fine a fianco di Rieux e di Tarrou. L’agonia di un bambino, figlio del giudice Othon e le sofferenze provate dal piccolo innocente scuotono nell’intimo Rieux e minano le certezze di Padre Paneloux. Il prete si chiude nella solitudine della propria fede, e muore senza avere chiamato i medici, stringendo al petto un crocifisso. A Natale, Grand cade  malato e lo si crede perso. Ma guarisce sotto l’effetto di un nuovo siero. Riappaiono dei ratti, incredibilmente vivi.

Quinta parte

È il mese di gennaio e la peste regredisce. Fa tuttavia le ultime vittime: Othon quindi Tarrou che muore, serenamente a casa di Rieux. Affida i suoi taccuini al medico. Da quando è evidente la regressione del flagello, l’atteggiamento di Cottard è cambiato. Viene arrestato dalla polizia dopo una crisi di follia. Un telegramma arriva a Rieux: sua moglie è morta.

All’alba di una bella mattina di febbraio, le porte della città si riaprono infine. Gli abitanti, assaporano finalmente di nuovo il gusto della libertà ma non dimenticano la terribile  prova “che li ha messi di fronte all’assurdità della loro esistenza ed alla precarietà della condizione umana.

Si apprende infine  l’identità del narratore: è Rieux, che ha voluto riferire questi eventi con la più grande obiettività possibile. Sa che il virus della peste può ritornare un giorno e chiama alla vigilanza.

La Peste di Camus: analisi

In questo romanzo Camus ci illustra la situazione di una città algerina contagiata dalla peste. Fin dall'inizio le misure per arginare il contagio sono simili a quelle che conosciamo: la città viene isolata, vige la corte marziale, è necessaria la quarantena per i familiari degli appestati, i morti vengono cremati senza possibilità di funerale. 

Temi

Molti sono i temi presenti ne La Peste di Camus: l'amicizia, ad esempio, che nei momenti di pericolo diviene più intima e solida, ma anche l'amore, vero protangonista anche se occulto, perché la privazione dell'amore tra familiari allontanati, e tra amanti lontani e isolati dalla peste, è uno dei perni su cui ruota la vicenda narrata.
Questo romanzo, se non fra i volumi più celebri di Camus, è comunque un'opera validissima, perché in essa spicca la dote di sensibile umanità dell'autore, la sua conoscenza del comportamento degli uomini, e la sua capacità di creare una storia che, pur dallo svolgimento unitario e teleologico, è comunque ricca di riflessioni.

Personaggi

In questo scenario da incubo si muovono i personaggi del romanzo di Camus:

  • il dottore, fra i primi a individuare il pericolo della peste e ad impegnarsi per combatterla;
  • un suo collega che lavora alacremente ad un vaccino;
  • un giornalista francese che si trova casualmente nella città ed è costretto a rimanerci per mesi, a causa dell'isolamento forzato;
  • un mediocre impiegato comunale, grigio e senza futuro, che rappresenta il piccolo grande eroismo del singolo cittadino;
  • un ricco personaggio che ha tentato il suicidio, e che gode dell'attuale situazione per sfuggire al carcere;
  • e infine quello che diventerà il più caro amico del dottore protagonista dell'opera, un personaggio dal passato oscuro ma dalla sicura vocazione alla santità.

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