Le attività e la storia del settore secondario
Riassunto sul settore secondario (14 pagine formato doc)
La prima rivoluzione industriale nasce in Inghilterra alla fine del Settecento per poi diffondersi nel resto d’Europa e negli Stati Uniti e vede il passaggio dalle forme di produzione tradizionali, basate sulle botteghe artigiane e sul lavoro a domicilio, a quelle moderne.
Il decollo industriale inglese fu reso possibile da un insieme di fattori favorevoli:
BREVE DESCRIZIONE DEL SETTORE SECONDARIO (Clicca qui >>)
Il rapido aumento della popolazione;
L’ascesa politico-sociale della borghesia;
L’abbondanza di materie prime, fonti di energia, eccedenze agricole e disponibilità di capitali.
Tutte le attività di trasformazione si concentravano in un unico luogo di lavoro, la fabbrica.
SINTESI BREVE SULLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI (Clicca qui >>)
Seconda rivoluzione
L’industria fece enormi passi avanti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Furono utilizzate nuove fonti di energia, come il petrolio, e si affermarono nuovi settori produttivi, come la chimica, l’elettrotecnica e la meccanica (grazie all’invenzione del motore a scoppio).
La possibilità di distribuire l’elettricità a grande distanza consentì una più ampia diffusione territoriale delle attività industriali. La società dei Paesi industrializzati fu trasformata dalla creazione di nuovi beni di consumo, come l’automobile e la radio.
LE POLITICHE INDUSTRIALI (Clicca qui >>)
Terza rivoluzione
Negli ultimi decenni una profonda rivoluzione tecnologica, legata alla diffusione delle tecniche di telecomunicazione e dell’elettronica, produsse una nuova trasformazione del sistema economico, caratterizzata dalla diffusione della rivoluzione industriale su uno spazio virtualmente planetario e dall’affermazione di nuovi settori produttivi. Nascono la telematica, la robotica, le biotecnologie e l’informatica. I risultati più importanti di questa terza rivoluzione industriale sono stati la progressiva automazione e robotizzazione della fabbrica e l’impiego di una forza di lavoro altamente qualificata.
Il decollo industriale inglese fu reso possibile da un insieme di fattori favorevoli:
BREVE DESCRIZIONE DEL SETTORE SECONDARIO (Clicca qui >>)
Il rapido aumento della popolazione;
L’ascesa politico-sociale della borghesia;
L’abbondanza di materie prime, fonti di energia, eccedenze agricole e disponibilità di capitali.
Tutte le attività di trasformazione si concentravano in un unico luogo di lavoro, la fabbrica.
SINTESI BREVE SULLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI (Clicca qui >>)
Seconda rivoluzione
L’industria fece enormi passi avanti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Furono utilizzate nuove fonti di energia, come il petrolio, e si affermarono nuovi settori produttivi, come la chimica, l’elettrotecnica e la meccanica (grazie all’invenzione del motore a scoppio).
La possibilità di distribuire l’elettricità a grande distanza consentì una più ampia diffusione territoriale delle attività industriali. La società dei Paesi industrializzati fu trasformata dalla creazione di nuovi beni di consumo, come l’automobile e la radio.
LE POLITICHE INDUSTRIALI (Clicca qui >>)
Terza rivoluzione
Negli ultimi decenni una profonda rivoluzione tecnologica, legata alla diffusione delle tecniche di telecomunicazione e dell’elettronica, produsse una nuova trasformazione del sistema economico, caratterizzata dalla diffusione della rivoluzione industriale su uno spazio virtualmente planetario e dall’affermazione di nuovi settori produttivi. Nascono la telematica, la robotica, le biotecnologie e l’informatica. I risultati più importanti di questa terza rivoluzione industriale sono stati la progressiva automazione e robotizzazione della fabbrica e l’impiego di una forza di lavoro altamente qualificata.