Territorio: il degrado del suolo
tutela del territorio, i fattori che arricchiscono il suolo, i fattori che impoveriscono il suolo, il degrado del suolo e i dissesti idrogeologici e la normativa, ecologia del paesaggio agrario (9 pagine formato docx)
IL DEGRADO DEL SUOLO: TUTELA DEL TERRITORIO - La conoscenza del tipo di suolo è molto importante per la sua valorizzazione, per il suo utilizzo e per chi lavora nell’ambito territoriale.
Il suolo assolve a molteplici funzioni quali:
1) Funzione Produttiva: riguarda lo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo e si manifesta con la capacità dei suoli di produrre biomassa.
2) Funzione Protettiva: il suolo ha la capacità di trattenere inquinanti di natura fisica e chimica e di evitare che siano trascinati dall’acqua fino alla falda sottostante.
3) Funzione Naturalistica: il suolo è l’Habitat di molti organismi.
4) Funzione Paleontologica: il suolo conserva preziosi reperti paleontologici e archeologici.
Tuttavia le attività industriali e l’espansione urbana contribuiscono alla perdita di fertilità del terreno e alla distruzione degli ecosistemi. Le conseguenze si manifestano nel tempo.
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DEGRADO DEL SUOLO TERRENI: FATTORI CHE ARRICCHISCONO IL SUOLO - La luce solare, l’aria, le piogge e le irrigazioni, la disgregazione delle rocce e l’attività biochimica degli organismi viventi presenti nel suolo rendono fertile il terreno e mantengono invariate le caratteristiche chimiche e fisiche del terreno.
L’ARIA NEL SUOLO: L’aria presente nel suolo ne occupa i macropori. La quantità d’aria presente nel terreno varia in funzione della struttura e della tessitura del terreno: è massima nei terreni sciolti e asciutti (argillosi e limosi) , ed è nella in quelli compatti e asfittici.
I gas che circolano nel terreno sono soprattutto l’ossigeno, l’azoto e l’anidride carbonica.
L’ossigeno e l’azoto provengono dall’atmosfera e penetrano nel suolo per diffusione o trascinati dalle piogge e servono il primo per la respirazione e il secondo per la crescita dei vegetali.
La maggior parte dell’anidride carbonica presente nel terreno, non proviene dall’ atmosfera. Il gas è prodotto infatti (in quantità elevate) dagli organismi terricoli durante la respirazione.
L’ACQUA NEL SUOLO: Le acque provenienti dalle precipitazioni (acque meteoriche), dalla circolazione sotterranea (acque vadose) e quelle di irrigazione, una volta a contatto con il suolo, iniziano un percorso al termine del quale le gocce d’acqua, sotto forma di vapore acqueo, ritorneranno nell’atmosfera.
L’acqua penetra nel terreno fin quando trova uno strato impermeabile che blocca il suo percorso.
A questo punto l’acqua inizia a scorrere orizzontalmente al terreno formando veri e propri fiumi sotterranei. Una parte viene assorbita dai macropori e rende umido il terreno nei periodi scarsità di piogge, e per capillarità risale in superficie e viene assorbita dalle radici delle piante.
La principale funzione dell’acqua che circola nel terreno è quella di trasportare i Sali minerali (utilizzati dai vegetali come nutrizione) da un punto umido del terreno a uno più secco utilizzati dai vegetali come composti nutrizionali).
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SFRUTTAMENTO DEL SUOLO AGRICOLO - LE FALDE ACQUIFERE: Falde libere o freatiche: attraversano orizzontalmente il terreno e sono alimentate da acque di percolazione. La massa d’acqua sfocia in corsi superficiali o riappare in superficie come sorgente. Il livello superiore della falda varia in modo ciclico nel tempo.
Soprattutto in pianura quando la falda si colloca a circa 50/70 cm di profondità, l’acqua risale per capillarità.
2) Falde artesiane: corrono nel sottosuolo tra due strati impermeabili e sono sottoposte ad una pressione maggiore a quella atmosferica.
LE IRRIGAZIONI: La quantità di acqua nel terreno è variabile: la sua mancanza lo rende arido e inospitale a molte specie di vegetali e di animali.
Con le irrigazioni è possibile risolvere il problema. La pratica dell’irrigazione comporta la capacità di stabilire quando intervenire e quanta acqua distribuire in modo da evitarne lo spreco.
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DEGRADO DEL TERRITORIO - LE COSTANTI IDROGEOLOGICHE: Le radici delle piante assorbono dal terreno l’acqua capillare, cioè l’acqua contenuta nei pori del terreno che hanno un diametro inferiore a 10 millimicron.
Le piante assorbono la soluzione e per vincere la forza con cui il terreno trattiene l’acqua generano una depressione (potenziale idrico)che aumenta col diminuire dell’umidità del terreno (inversamente proporzionale).