Questione omerica: riassunto

Riassunto sulla questione omerica: il dibattito tra filosofi e storici sulla reale esistenza di Omero (1 pagine formato doc)

Appunto di kippel

QUESTIONE OMERICA

La questione omericaL’epica omerica è composta principalmente dall’Iliade e dall’Odissea, le due grandi opere dell’antichità.

Il loro appartenere ad un passato così remoto e lontano conserva oltre ad un indubbio fascino, numerosi misteri che hanno portato alla nascita della questione omerica.
Anche se in forma poco accentuata, già nel VII sec. a.C. , un secolo dopo la morte d’Omero, s’ipotizzò molto sulla vita di quest’aedo. Alcuni narravano che fosse nato a Smirne, isola greca, che avesse trascorso la sua vita navigando nel mediterraneo in compagnia di un mercante e che avesse conosciuto la storia d’Ulisse alla corte del re dei Tafi.
Gli stessi sostenevano che successivamente,in uno dei suoi viaggi avesse fondato una scuola nell’isola d Chio, dove alternava la recitazione dell’Iliade alla composizione dell’Odissea, opera redatta in età matura. Di storielle simili a questa ne furono composte davvero tante visto che le città che se ne contendevano i natali erano davvero numerose.

Tema svolto sulla questione omerica

CHI ERA OMERO E LA QUESTIONE OMERICA

Un altro enigma che molto probabilmente rimarrà irrisolto riguarda la cecità d’omero. È vero che quest’aedo fosse cieco? Oppure la cecità gli è stata attribuita come dote in più visto che per gli antichi la cecità era un connotato sacrale?
Nel IV-III a.C. Senone ed Ellenici ,due grammatici, ripresero la questione omerica e attribuirono all’aedo la paternità di un solo poema: l’Iliade. Nel contempo, i filologi alessandrini notarono le incongruenze tra i due poemi e dubitarono dell’autenticità del testo tramandato.
Visto le notevoli difficoltà, la questione fu abbandonata per molti secoli e ripresa soltanto nel XVIII sec. d.C. , quando emersero tre figure importanti: due separatisti (l’abate d’Aubignac e Vico) ed un unionista (Herder). L’abate d’Aubignac credeva che Omero non fosse mai esistito, poiché in età omerica non era presente la scrittura, e che ciò che compone le due opere fosse l’unione di canti composti da più aedi.

Chi era Omero e la questione omerica

TESTO ESPOSITIVO SULLA QUESTIONE OMERICA

Giambattista Vico formulò una tesi simile a quella dell’abate:egli credeva che Omero non fosse vissuto e che l’Iliade e l’Odissea fossero il capolavoro anonimo dell’intero popolo greco. A questi due separatisti si oppose l’unionista Gottfried Herder, che credeva che Omero fosse il “poeta del popol”.
Nel secolo successivo, mentre il tedesco Heyne cercò di pubblicare l’Iliade e approfondire l’origine omerica, un suo conterraneo Wolf pose veramente per la prima volta la questione omerica. Lo studio e l’approfondimento dei due poemi lo portarono a credere che l’Iliade e l’Odissea, opere scritte sotto psistrato, avessero subito delle modifiche durante la trasmissione orale.