La Chimera di Vassalli
riassunto e descrizione dei personaggi de "La chimera" di Sebastiano Vassalli (3 pagine formato doc)
La Chimera di Vassalli - Autore: Sebastiano Vassalli Francesca Gobbo III G La Chimera Autore: Sebastiano Vassalli Casa editrice : Einaudi Luogo e data di edizione: Torino 1990 Contenuto.
Antonia, orfana abbandonata il 17 Gennaio 1590 a Novara, nei pressi del convento di S. Michele, cresce educata dalle suore alla rigida disciplina del convento. All'età di dieci anni viene adottata dai coniugi Nidasio che vivono nelle bassa novarese, precisamente nel paesino di Zardino che, come precisa subito l'autore, oggi non esiste più. Il suo arrivo in paese è caratterizzato dalla curiosità delle comari per la nuova arrivata, ma anche da una certa diffidenza perché, per le sue caratteristiche fisiche, appare troppo bella e non adatta ai duri lavori della campagna.Leggi anche Trama de La chimera di Vassalli
Nel frattempo la città di Novara è segnata da avvenimenti importanti: tra questi spicca la nomina a vescovo della città di Carlo Bascapè, religioso intransigente, inimicatosi con la Roma cattolica e corrotta del tempo e per questo confinato a Novara. Nella sua nuova diocesi sostituisce molti parroci corrotti (i quistioni) che si occupavano solo del loro personale sostentamento economico anche con attività poco lecite. Le sue riforme raggiungono anche Zardino, infatti il vecchio parroco Don Michele viene sostituito dal giovane, ambizioso e intransigente Don Teresio che pretende dai paesani la partecipazione alle frequenti cerimonie religiose ed offerte di denaro e prodotti della terra. Antonia viene presto allontanata dalla chiesa perché accusata di aver riso del vescovo durante una sua visita a Zardino. Da quel momento la ragazza afferma spesso pubblicamente che i preti sono inutili e raccontano favole alla povera gente per “spillare quattrini”. Inoltre rifiuta proposte di matrimonio di ricchi signori, guadagnandosi così la fama di superba da parte dei paesani.
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A diciannove anni s'innamora di un povero e poco affidabile “camminante” (vagabondo) di nome Gasparo. Egli riunisce e controlla squadre di “risaroli”(miseri lavoratori delle piantagioni di riso) da portare a Zardino. Antonia e Gasparo si incontrano di nascosto di notte nei pressi del”dosso dell'albera”, una collinetta, fuori dal paese, con un grande e vecchio albero di castagno, dove i paesani pensavano che le streghe si riunissero con il diavolo.
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Lei è sinceramente innamorata di lui e sogna un futuro con quest'uomo di misera condizione, lui invece le fa un sacco di promesse che non intende mantenere perché non ha nessuna voglia di legarsi. Nei suoi spostamenti notturni Atonia viene più volte sorpresa dai “Fratelli Cristiani”(una sorta di guardie che impedivano fughe notturne dei risaroli), che la riportano a casa con la forza.Tutti questi suoi comportamenti originali e al di fuori delle comuni regole, alimentano le voci che Antonia sia una strega e che di notte esca per incontrarsi con il diavolo. Così, in paese, molti la evitano fino ad isolarla e ad offenderla.