Alberto Moravia: biografia breve

Riassunto breve della biografia e opere di Alberto Moravia (1 pagine formato txt)

Appunto di alessandromatarozzi

ALBERTO MORAVIA BIOGRAFIA BREVE

Alberto Pincherle (Moravia era il cognome della madre), nato a Roma nel 1907 da un'agiata famiglia borghese, si ammalò a nove anni di tubercolosi ossea che lo costrinse a letto per ben cinque anni.

La malattia e i lunghi soggiorni in sanatorio gli impedirono di compiere studi regolari, ma gli consentirono di sviluppare i suoi interessi letterari attraverso le ampie letture di autori italiani e stranieri. Dal 1927 iniziò la collaborazione con alcune riviste su cui pubblicò i suoi primi racconti.
Nel 1925, lasciato il sanatorio e recatosi a Bressanone per la convalescenza, cominciò a scrivere Gli indifferenti. Nel 1929, dopo non poche difficoltà, riuscì a pubblicare a sue spese (5.000 Lire dell'epoca)il suo primo romanzo, Gli indifferenti che venne accolto con favore, ma che suscitò anche numerose critiche di immoralità e sospetti di antifascismo.Il successo del libro gli consentì, comunque, di continuare la sua attività di scrittore e di giornalista. Nel 1941 si sposò in chiesa con la scrittrice Elsa Morante che aveva conosciuto nel 1936. Il rito religioso fu officiato dal gesuita padre Pietro
 Tacchi Venturi, già confessore di Mussolini.

Gli indifferenti di Moravia: trama

ALBERTO MORAVIA OPERE

Moravia visse con la Morante per un lungo periodo a Capri Durante la guerra Moravia, informato della sua presenza sulle liste di proscrizione(pubblici elenchi delle persone considerate fuori legge), si rifugiò con la moglie Elsa Morante in un paese contadino della campagna romana, Fondi. A questa esperienza si richiamarono alcuni suoi romanzi, pubblicati tra il 1945 e il 1957. Dopo la guerra divenne figura centrale nella cultura letteraria italiana: collaborò al “Corriere della Sera” e all' ”Espresso”, fondò la rivista “Nuovi argomenti”, fu autore di numerosi saggi e di libri di viaggi. Si separò con Elsa Morante nel 1962 e andò a vivere con la giovane scrittrice Dacia Maraini.  Nel 1968 fu contestato dagli studenti come scrittore borghese e decadente, critica che egli accettò sottolineando tuttavia, che nei suoi romanzi aveva affrontato spesso il tema della “rivolta” giovanile. Viaggiò moltissimo, sopratutto in Africa dal 1972 al 1981, attratto dal mondo arcaico di molti popoli di quel continente. Impegnato anche politicamente, fu eletto deputato al Parlamento europeo dal 1983 al 1987 come indipendente nelle liste comuniste. Morì a Roma nel 1990.