Riassunto del film La tregua scritto da Primo Levi

La tregua: riassunto del film scritto da Primo Levi e diretto da Francesco Rosi (1 pagine formato doc)

Appunto di alessiomonari

LA TREGUA: RIASSUNTO

La tregua è un film italiano del 1997, diretto da Francesco Rosi, tratto dal romanzo omonimo del 1963 (vincitore del premio Campiello) di Primo Levi
Trama: All’inizio del 1945, quando è annunciata la fine della Seconda guerra mondiale e quando la Germania nazista si deve difendere dall’arrivo dei russi da una parte e dagli alleati dall’altro, i soldati tedeschi devono  abbandonare i campi di concentramento situati nell’Europa dell’est per salvarsi.

Cercano di cancellare le  tracce degli orrori successi nei lager e distruggono tutti i registri ufficiali; i deportati ancora in vita, perlopiù persone ammalate, vengono chiusi nei campi e lasciati a morire.

Anche i deportati nel lager di Auschwitz subiscono la stessa sorte e dopo essere stati liberati dai russi cercano in qualsiasi maniera di tornare a casa.
Tra di loro ci sono dei francesi, dei polacchi e anche degli italiani. Uno di loro è Primo Levi (interpretato da John Turturro), deportato perchè è ebreo, che racconta in prima persona il viaggio che ha dovuto fare con altri deportati per tornare in Italia, a Torino, dove fino a prima della guerra aveva vissuto.
Il loro viaggio in Europa è pieno di ostacoli e di imprevisti e spesso devono muoversi per chilometri a piedi o su mezzi di fortuna.
Il gruppo con Primo è formato da Cesare (Massimo Ghini), un romano molto socievole, Daniele (Stefano Dionisi), veneto e ormai senza più una famiglia, sterminata dai nazisti. Poi Ferrari (Claudio Bisio), un ladro di professione, Unverdorben (Roberto Citran), violinista, D’Agata (Andy Luotto) siciliano.

La tregua di Primo Levi: riassunto e commento del romanzo

LA TREGUA FILM: RIASSUNTO

Dopo tante disavventure il gruppo arriva a Monaco, dove Primo fa vedere la sua uniforme da deportato di Auschwitz a un soldato tedesco catturato e costretto ai lavori forzati all’interno della stazione. Il tedesco si inchina come per chiedere perdono.
Una volta arrivato a Torino, Primo riabbraccia la sorella e la mamma.
Anche se si accorge che tutto è tranquillo lì, il ricordo dei terribili giorni da deportato lo hanno segnato per sempre e si sente quasi in colpa ad essere sopravvissuto.
Tematiche:
Il romanzo è stato scritto per ricordare a tutti gli orrori della seconda guerra mondiale e anche quando la Germania nazista è stata sconfitta, per le popolazioni locali la miseria e la povertà è rimasta.
Autore:
Privo Levi è nato a Torino nel 1919 da genitori ebrei d’origine spagnola e francese.
Si interesserà alla chimica e alla biologia.
Nel 1938 sono emesse le prime leggi razziali e nel 1941 si laurea.
Nel 1943, dopo la caduta di Mussolini e l’invasione nazista Levi si unisce ad un gruppo partigiano, ma è arrestato e deportato al campo di concentramento di Carpi-Fossoli, vicino a Modena.
Quando il campo è preso in consegna dai nazisti, tutti i prigionieri vengono deportati ad Auschwitz.
Levi sopravvive e alla fine della guerra ritorna in patria dopo un lungo viaggio a piedi e in treno attraverso l’Europa centrale.