Le avventure di Gordon Pym: riassunto e commento

Riassunto e commento del libro "Le avventure di Gordon Pym" di Edgar Allan Poe (2 pagine formato doc)

Appunto di sy13

LE AVVENTURE DI GORDON PYM: RIASSUNTO

Le avventure di Gordon Pym di Edgar Allan Poe. La storia inizia con il ritorno, a Nantucket, di Arthur Gordon Pym dagli Stati Uniti.
Un giorno il protagonista incontra il suo migliore amico Augustus, di 2 anni più grande di lui.
I 2 si raccontano ciò che hanno sentito e vissuto durante la lontananza di Arthur.


Augustus, quindi, riferisce ad Arthur che suo padre sta per partire a bordo di una grande baleniera, il Pinguin, e che lui dovrà seguirlo.
Arthur senza pensarci 2 volte decide di accompagnare il suo amico in questa nuova ed emozionante avventura, senza che però i suoi genitori lo vengano a sapere.
Ciò renderà Arthur un clandestino una volta che sarà sulla nave.
Tutti ne sono all’oscuro e i 2 amici promettono di mantenere il segreto.
Dopo diversi giorni, Augustus e Arthur sono finalmente pronti per partire.
La baleniera partì a metà giugno dell’anno 1827, sotto il comando del padre di Augustus.
Una volta imbarcato Arthur viene nascosto nella stiva, dentro una cassa con il suo cane Tiger.
I 2 si fecero molta compagnia e durante il viaggio Augustus di tanto in tanto scendeva nella stiva e portava le vivande al suo amico.
Purtroppo per un certo periodo l’amico del protagonista non si fece vivo e la solitudine cominciò a divorare la mente di Arthur.
Intanto però il cane comincia a perdere la salute e, irritato dalla situazione e dalla mancanza d’acqua, attacca Arthur.
Dopo diversi giorni , al protagonista viene recapitato un biglietto scritto con il sangue che lo avverte di un pericolo a bordo.
Quando i 2 amici riescono a rivedersi, Augustus rivela al suo amico che era in corso un ammutinamento e che molti marinai erano morti.
L’ammutinamento, come poi viene scoperto, era capeggiato da un cuoco nero che uccideva a colpi d’ascia tutti coloro che la pensavano diversamente e che quindi si alleavano contro di lui.
Solo dopo un’attenta valutazione della situazione, i 2 protagonisti, aiutati da uno dei marinai sopravvissuti, Dirk Peters, riescono a fermare l’ammutinamento.
Come se non bastasse ai diversi giorni trascorsi senza mangiare, si aggiungono altrettanti giorni caratterizzati da una continua tempesta.

I 3 amici devono prendere una coraggiosa decisione.
Infatti, poiché il cibo scarseggiava, per non dire che proprio mancava, Arthur, Augustus, Dirk e Parker, un marinaio che come loro era riuscito a sopravvivere, devono scegliere tra 2 possibilità:morire tutti di fame, oppure uno di loro si dovrà sacrificare per il bene degli altri 3.
Dopo qualche minuto, i 4 decidono di procedere per estrazione: si prendono 3 pagliuzze lunghe uguali e una più corta; chi prenderà quest’ultima dovrà morire per garantire la sopravvivenza altrui.
Dirk è il prescelto: è lui che si dovrà sacrificare.
Nonostante tutto, lo sfortunato reagisce al fatto senza lamentarsi e accetta il suo destino.
I tre sopravvissuti come d’accordo si nutrono del compagno per diversi mesi, ma poi il cibo comincia a scarseggiare.
Così sono costretti a procurarsi da mangiare dall’oceano nel quale navigano.
Durante questo periodo, essi avvistano una nave che sembra riempirli di speranza. Questa, però si spegne quando, una volta che la nave si avvicinò alla loro, si accorgono che l’intero equipaggio era morto.
Intanto la tempesta non lasciava tregua e le onde dell’oceano conducono la baleniera verso il sud.
Il 1° agosto purtroppo, con grande tristezza da parte dei compagni, Augustus morì, in seguito ad una ferita che non era stata curata.
Dopo giorni di estenuante navigazione, la baleniera stava per affondare, ma, per fortuna, da quelle parti, in quell’istante stava passando una goletta, che li prese con sé, portandoli quindi al riparo.
La nave approdò in un'isola abitata da una misteriosa popolazione di indigeni tutti neri e cannibali, che odiavano ogni oggetto avente colore bianco.
I protagonisti, i primi 7-8 giorni che seguirono all’approdo, si nascosero su una montagna, dalla quale uscivano solo per procurarsi da mangiare e da bere.
Un giorno, stanchi di magiare sempre nocciole, i protagonisti decisero di tentare la sorte.
Scappando dalla tribù cannibale trovarono ormeggiate a riva diverse piroghe.
Senza pensare ne presero un paio e fuggirono cercando di allontanarsi il più possibile da quell’isola.
Con tali imbarcazioni Arthur e i suoi amici si diressero verso l’Antartico.
Qui, dopo diversi incontri e la constatazione che l’acqua dell’oceano era via via sempre più gelida, si conclude il lungo viaggio di Arthur e dei suoi amici.
Infatti la loro imbarcazione precipitò in una cataratta..........e così finì la storia di Gordon Pym.

Le avventure di Gordon Pym: recensione

LE AVVENTURE DI GORDON PYM: COMMENTO

Commento. Le avventure di Gordon Pym è un libro ricco di imprevisti, che a volte portano a decisioni o modi di agire brutali, che, per esempio, nel mondo reale verrebbero giudicati immorali, altri, invece, che nemmeno ci si pongono, in quanto vanno contro i nostri principi etici.
Anche se questo testo non rispecchia le mie passioni letterarie, credo che il fatto di cambiare genere di libri faccia crescere una persona e la facciano riflettere su ciò che in un tempo distante da noi questi problemi o decisioni,che per noi non hanno alcuna motivazione e che ci suscitano un certo ribrezzo, fossero all’ordine del giorno.