Biografia di D'Annunzio: riassunto
Riassunto dettagliato su Gabriele D'Annunzio: biografia, opere, poetica e pensiero (1 pagine formato doc)
BIOGRAFIA DI D'ANNUNZIO: RIASSUNTO
ITALIANO GABRIELE D'ANNUNZIO LA VITA
Nasce a Pescara il 12 marzo del 1863 da buona famiglia.
GABRIELE D'ANNUNZIO: VITA E OPERE
Spinto dall’ansia di ascesa sociale, fa leva sul prestigio artistico per essere ammesso nelle case aristocratiche, continuerà ad accumulare debiti, spendendo cifre esorbitanti in tutte quelle cose che egli stesso ritiene belle ed inutili: da qui il culto dei begli oggetti, tipico dell’estetismo.
All’inizio degli anni 90, D’annunzio scopre la filosofia di Nietzsche e le sue tesi sul <<Superuomo>>: egli ritiene che sia arrivato il momento di abbandonare l’estetismo e iniziare comunicare con le masse, per indirizzarne i gusti e le scelte di vita, così decide perciò di avvicinarsi al teatro. Nella scelta teatrale dannunziana non bisogna dimenticare il ruolo svolto dalla relazione con l’attrice Eleonora Duse che il poeta sfruttò come fonte di pubblicità e guadagno.
Intanto D’Annunzio si impegna in politica e viene eletto alla Camera per la Destra, ma dopo poco tempo, durante un dibattito, il poeta passa teatralmente e clamorosamente tra i banchi della Sinistra (leggi speciali Pelloux); alle elezioni successive si candiderà addirittura nelle file dei socialisti, senza però essere rieletto.
Gabriele D'Annunzio: biografia dettagliata
GABRIELE D'ANNUNZIO: BIOGRAFIA BREVE
Nel 1910, dopo l’interruzione della storia con la Duse e dopo essersi imbattuto in molte altre avventure amorose, la sua situazione economica si era fatta ormai drammatica: infatti, afflitto dai debiti si rifugerà in Francia, dove resterà per 5 anni. Tornato in patria nel 1915 compie una lunga tournèe oratoria, pronunciando violenti discorsi in favore dell’intervento dell’Italia nella prima guerra mondiale. Egli assume il ruolo di vate, di profeta della patria, che riesce davvero a trascinare le folle. Dopo l’entrata in guerra, il governo e l’esercito vorrebbero limitare alla sola propaganda il raggio d’azione del poeta, che invece insiste con decisione per prender parte alle operazioni belliche, in modo da poter così finalmente mettere in pratica la sue teorie del poeta-eroe ossia la necessità di convertire la parola in azione.