Paradiso della Divina commedia: riassunto e struttura

Introduzione, struttura e riassunto dei canti del Paradiso della Divina commedia (5 pagine formato doc)

Appunto di kiuccia93

PARADISO DELLA DIVINA COMMEDIA: RIASSUNTO E STRUTTURA

Introduzione Paradiso.

Dante nel 30° canto del Purgatorio incontra Beatrice. Allo stesso tempo scompare Virgilio.
Virgilio: simbolo ragione. Può guidare l’uomo fino al pentimento.

Beatrice: simbolo fede. È l’unico modo per arrivare a Dio.
Beatrice appare a Dante preceduta da una processione. Ha un vestito rosso, il manto verde e un velo bianco. Questi tre colori rappresentano fede, speranza e carità, le tre virtù teologali. Beatrice chiamandolo per nome lo rimprovera, gli angeli intonano un canto di compassione. Dante prima di proseguire il suo percorso, deve passare per due fiumi:
Letè: è il fiume dell’oblio. Cancella tutto il male.
L’Eunoè: fa ricordare il bene commesso.

Paradiso della Divina commedia: riassunto

RIASSUNTO PARADISO CANTO 1

Dal XXXI al XXXII canto Dante parla ancora della corruzione della chiesa e del male dovuta ad essa. Nel XXXIII canto invece Beatrice profetizza la missione di Dante.
Struttura Paradiso. Il paradiso è composto di luce e materia sottile (Dio = assenza di materia). È composto da 9 cieli concentrici:
1.    Luna
2.    Mercurio
3.    Venere
4.    Sole
5.    Marte
6.    Giove
7.    Saturno
8.    Stelle Fisse
9.    Primo Mobile: conferisce movimento agli altri cieli. Vi sono le gerarchie angeliche più elevate.
L’Empireo è la sede di Dio, degli angeli e delle anime sante. Le anime siedono nella candida rosa, una sorta di anfiteatro. Dante usa luce e musica come elementi per descrivere il Paradiso, essendo impossibile descriverlo fisicamente.
9 Cieli + Empireo = 10 : numero magico!
Nel Paradiso le anime vanno incontro a Dante, e si presentano nel cielo che meglio le ha caratterizzate.

Paradiso della Divina commedia: riassunto breve

DIVINA COMMEDIA PARADISO CANTO 1

I Canto. Dante dichiara l’argomento della cantica, cioè la salita attraverso i cieli fino all’Empireo e alla visione di Dio. Quindi invoca l’aiuto delle Muse e soprattutto l’ispirazione poetica di Apollo. Siamo nel Paradiso terrestre in cima alla montagna del Purgatorio, è il mezzogiorno del mercoledì dopo Pasqua, 13 aprile 1300. Dante non sostiene a lungo la vista del sole, e si rivolge a Beatrice; nel fare questo sente avvenire dentro di sé il trasumanar, la crescita cioè delle proprie condizioni e delle proprie percezioni. Infine Beatrice spiega che il mondo è stato creato secondo un ordine armonico dalla Provvidenza divina, e ogni creatura ha un suo fine stabilito. Fine dell’uomo è la felicità, cioè ritornare al cielo e a dio. All’uomo però è stato concesso il libero arbitrio, con il quale egli può scegliere una direzione diversa da quella che per il suo bene Dio gli ha preparato.

DIVINA COMMEDIA PARADISO CANTO 2

II Canto. Dante entra nel corpo della Luna e chiede a Beatrice spiegazioni rispetto alla natura delle macchie lunari. Le macchie sono conseguenza della struttura dei cieli. Dal Paradiso piove sui vari cieli una virtù informativa che si lega ai singoli cieli secondo il grado di perfezione. La varietà di queste influenze genera la diversa luminosità della luna, la meno perfetta e la più bassa delle sfere celesti.

DIVINA COMMEDIA PARADISO CANTO 3

Canto 3 Paradiso. Inizia l parte più umana della cantica. Appaiono le anime beate. Nel cielo della Luna appaiono le anime incostanti, in particolare quelli che non hanno portato a termine i loro voti. Sono figure femminili. È la prima volta che Dante inizia incontrando delle donne.
Piccarda Donati sorella di Forese Donati, amico di Dante, e Corso Donati, capo dei guelfi neri. Piccarda spiega come sono disposte le anime nel Paradiso.

DIVINA COMMEDIA PARADISO: CANTO 4

Canto 4 Paradiso. Beatrice chiarifica i due dubbi di Dante:
- Come può la buona volontà di mantenere un voto essere invalidata da una violenza subita?
- Dopo la morte, le anime tornano alle stelle (come aveva affermato Platone)?
Beatrice risponde prima alla seconda domanda, smentendo la teoria platonica spiegata nel “Timeo”. Risponde dopo alla prima domanda, dicendo che le anime di questo cerchio non hanno combattuto fino alla morte mentre venivano strappate al voto.