Letteratura religiosa italiana del '200: riassunto

Riassunto sulla letteratura religiosa italiana del '200: poeti e poesie religiose (2 pagine formato doc)

Appunto di liza01

LETTERATURA RELIGIOSA ITALIANA DEL 200

Letteratura religiosa.

La fede nella religione fu il fulcro  di ogni manifestazione di vita individuale, di tutti i fenomeni cia di tipo politico ke che cosiale del Medioevo. Anche la nasciata del comune e l’affermarsi di una societa’ borghese non scalfiva questa concezione di Dio al centro dell’universo, secondo le teologie della filosofia che voleva ad opera divina ogni tipo di avvenimento, grande o piccolo che sia.
Ogni Arte o mestiere, aveva i suoi santi protettori, in onore dei quali si svolgevano cerimonie di devozione e ringraziamento. La letteratura legata ai temi religiosi fin dall’inizio del medioevo e’ stata ricchissima, pero’ in lingua latina e quindi per le fasce meno colte della popolazione non era comprensibile.

POESIE RELIGIOSE

Le opere in latino spiegavano i testi sacri o tracciavano le regole della vita morale e rimasero fondamentali, pero’ col tempo si ebbe il bisogno di una produzione di letteratura religiosa nella lingua volgare piu’ diffusa per favorire una comprensione immediata per maggior parte del pubblico.

Infatti a partire dal XII sec ci fu una grande produzione di opere in volgare a carattere religioso, specialmente spoglie traduzioni di opere latine a esaltazione di Cristo, della Madonna e dei Santi.

POESIA DIDATTICA E RELIGIOSA

Il fiorire di una letteratura moraleggiante e religiosa con scopi molto spesso didattici fu favorita anche dai vari movimenti popolari  che si opponevano al sfarzo e alla corruzione di certi ambienti ecclesiastici.
Paesi come Francia e Inghiltera furono percorsi da forti ansie di rinnovamento  spirituale, ma in modo particolare si ebbero questi fermenti nell’italia che, come sede Papale,  si trovava maggiormente coinvolta; fra le regioni italiane l’Umbria soprattutto fu investita da un forte fervore mistico che si manifesto’ in due importanti movimenti: quello francescano e dei flagellanti.
Il primo espressione di una visuone rinnovata, serena e poetica della vita religiosa e della fede in generale; il secondo legato a una religiosita’ oppressiva, che disprezzava il mondo e che trovava nel flagello il  mezzo per raggiungere l’esaltazione mistica. Francesco d’Assisi dette origine al movimento che prese il suo nome, movimento ispirato da un vero e profondo sentimento  di amore verso tutto il creato e caratterizzato da una scelta di poverta’ asoluta, intesa come totale sottomissione alla provvidenza divina.

POESIA RELIGIOSA DI JACOPONE DA TODI

Il maggiore  sostenitore della compagnia dei flagellanti fu Jacopone da Todi, che predico’ la penitenza, la mortificazione del corpo e il disprezzo del mondo come solo mezzo per arrivare a Dio.
Le sue opere sono cariche di questa “passione” mistica vissuta angosciosamente come un tormento e tribolazione continua dell’anima come una lotta tra spirito e materia. Le sue laude sono infatti sfoghi appassionati che rappresentano la sensibilita’ addolorata del popolo, per questo ebbero presto una gran diffusione e si prestarono alle prime esperienze di teatro drammatico.