Monti e Foscolo: biografia e opere

Biografia e opere di due protagonisti italiani della letteratura tra '700 e '800: Vincenzo Monti e Ugo Foscolo (4 pagine formato doc)

Appunto di sarabonazzi91

MONTI E FOSCOLO

I protagonisti italiani tra settecento e ottocento.
Vincenzo Monti
1.1    La vita e le opere
Il più importante intellettuale del periodo napoleonico e il caposcuola della corrente neoclassica in Italia è Vincenzo Monti, nato ad Alfosine in Romagna nel 1754.

Imbevuto di tradizione classica diviene poeta famoso nell’ambiente curiale di Roma, dove soggiorna alla corte di Papa Pio VI Braschi, dal 1778 al 1797.
Di questi anni sono la “Prosopopea di Pericle”(1779), l’ode “Al signor di Montgolfier” (1784) e la “Bassvilliana”(1793). Monti si trasferisce, quindi, a Milano in veste di poeta ufficiale, prima del regno napoleonico- opere significative sono “Prometeo”(1797) e il “Bardo della Selva Nera”(1806)- e poi del governo austriaco (“il mistico omaggio,1815”, “il ritorno di Astrea,1816”). Monti muore a Milano nel 1828, dopo sofferenze e lutti famigliari.

Il periodo romano del Monti è ricco di esperimenti letterari diversi di impronta decisamente neoclassica:
•    “la proposopea di Pericle” (1779) testo poetico ispirato al ritrovamento a Tivoli di un busto greco; il poeta celebra il mecenatismo di Pio VI
•    “Al signor Montgolfier”(1784)  i temi moderni come il volo del pallone aerostatico e la prospettive del progresso scientifico vengono amplificati mediante il paragone con l’impresa degli Argonauti e numerosi altri miti.
•    “I pensieri d’amore”(1782) e “gli sciolti a Don Sigismondo Chigi”(1783) opere di notevole intensità preromantica.
•    “la Bassvilliana”(1793)  sul modello delle visione di Varano, Dio concede il perdono dell’anima di Ugo Bassville, politico francese, a patto di renderlo spettatore degli orrori della rivoluzione francese.

Ugo Foscolo: poetica

VINCENZO MONTI, LIBRI

Del periodo napoleonico sono una serie di opere celebrative dell’epopea di Bonaparte, infarcite di lodi al “magnanimo eroe”:
•    “la Mascherioniana”(1800) l’opera celebra il poeta scienziato Lorenzo Mascheroni, Parini e soprattutto l’opera di Bonaparte
•    “Il Bardo della Selva Nera”(1806) encomio delle vittorie napoleoniche contro la Prussica
•    “la Palingenesi politica”(1809) celebrazione delle imprese napoleoniche in Spagna

Gli anni della restaurazione sono caratterizzati da opere di natura filoasburgica:
•    “il mistico omaggio”(1815) in onore dell’arciduca Giovanni
•    “il ritorno di Astrea” (1816) per Francesco I imperatore d’Austria
•    “l’invito a pallade”(1819)

Indicativo d’interesse filologico e linguistico è la voluminosa “proposta di alcune aggiunte e correzioni al vocabolario della Crusca”(1817-24), opera scritta con il genero Giulio Perticari, che intende opporsi all’irrigidito purismo  della Crusca. Da ricordare sul versante lirico, “Pel giorno onomastico della mia donna Teresa Pickler”(1826), dedicata alla moglie, autentico testamento poetico, in cui il poeta, l’uomo e marito Monti si rivelano in un malinconico rimpianto per la vita che fugge. Importante, infine, è la traduzione dell’ ”iliade” omerica (1810).

UGO FOSCOLO

Ugo Foscolo
2.1  La vita
Ugo Foscolo nasce nel 1778 a Zante (isola greca, posseduta da Venezia) da padre veneziano e madre greca. Ricevuta nel seminario di Spalato un educazione classicista, si trasferisce a Venezia nel 1789, dopo la morte del padre. Segue dei corsi all’Università di Padova ed entra in contatto con i sostenitori del pensiero rivoluzionario francese.