Nato il 4 luglio: trama libro

Nato il 4 luglio: trama di un emozionante libro scritto da un reduce del Vietnam, Ron Kovic (2 pagine formato doc)

Appunto di maur4

NATO IL 4 LUGLIO: TRAMA

Il racconto che ho letto nelle vacanze natalizie s’intitola “Nato il quattro luglio”, scritto da un reduce del Vietnam Ron Kovic.

Il libro appartiene al genere guerra. Il libro inizia con un’ampia descrizione della sua vita, in pratica Ron Kovic conduceva una vita normale, amava il baseball, giocava a foot-ball, aveva molti amici ed era affezionato alla sua famiglia e soprattutto adorava il suo paese: gli Stati Uniti d’America. Non sopportava la scuola e fu obbligato dai suoi genitori a studiare fino a 17 anni al college.
Nell’estate del 1963 decide di diventare un marine, e dopo aver ricevuto un ottimo addestramento decise di partire per il Vietnam per servire il proprio paese, perché credeva in quella guerra contro il comunismo. Giunto sul luogo a lui assegnato; dovette subito combattere e nella con-fusione uccise un caporale della Georgia. Da quel momento la sua vita cambiò, perché provò per la prima volta la sensazione e “il potere” di uccidere un uomo a sangue freddo, ma più di ogni altra co-sa aveva ucciso un suo compagno e non il nemico.
Ron Kovic non subì nessun procedimento penale perché fu subito perdonato dal maggiore, e insieme a lui ed ad un gruppo di uomini partì per distruggere dove si credeva che cerano dei vietcong. Il maggiore e Molina, un perlustratore, andarono a controllare che fosse il nemico e questi due ordina-rono di aprire il fuoco, più di milleduecento colpi furono scaricati su quel villaggio, e tutte le perso-ne: tutti donne e bambini furono trucidati.

Guerra del Vietnam: riassunto

NATO IL 4 LUGLIO LIBRO: TRAMA

Questo fatto provocò un altro colpo ai valori che lo spinsero in quel luogo, e iniziò a cercare di farsi colpire sia dai nemici sia dalle bombe. Un giorno fu colpito all’inguine e alla spina dorsale; diventò paralizzato dallo stomaco in giù e fu costretto per tutta la vita a stare seduto sulla sedia a rotelle ma soprattutto non riuscì più a provare delle emozioni.. Tornato in America, credendosi un eroe, vide e si accorse dell’indifferenza delle persone che a volte gli ridevano in faccia. Vedendo la freddezza delle persone, sapendo che tutti i suoi amici furono stati uccisi diventò un pacifista e iniziò a parteci-pare alle manifestazioni con gli studenti fino a quando un uomo della polizia lo arrestò e lo sbatté in prigione picchiandolo. Costui vedendo le cicatrici, le ferite di Ron Kovic lo trattò con gentilezza e lo fece scarcerare. Da quel giorno andò ad abitare in un edificio costruito apposta per i reduci paralizza-ti del Vietnam; iniziò a viaggiare nel Messico e a frequentare i centri Fantasy (così l’autore li ha de-finiti). Proprio qui trovò l’unica donna della sua vita che sapendo del suo stato fisico lo lasciò subito. Vedendosi ancora più odiato iniziò a partecipare alle manifestazioni e nella giornata in cui il presidente USA Nixon tenne un discorso con i giornalisti Ron Kovic gli urlò “Assassino, inutile massacro, …”; e così finisce il libro.