Novelle di Verga e Pirandello: riassunto

Riassunti delle novelle di Verga e di Pirandello: Ciaula scopre la luna, La carriola, Pensaci Giacomino, La patente, La lupa, Rosso Malpelo, Libertà, La roba (2 pagine formato doc)

Appunto di stillintoyou

NOVELLE DI VERGA E PIRANDELLO: RIASSUNTO

Ciaula scopre la luna. Una sera, Cacciagallina, capo di una miniera di zolfo, cerca di costringere tutti i minatori di restare fino all’alba per riempire il forno e completare il lavoro.
Non riesce però a trattenere nessuno di loro, se non Zi scarda e il suo caruso Ciaula. Quest’ultimo, rinominato così perché emetteva versi simili a quelli di una cornacchia, si riveste dei suoi abiti da lavoro e scende in miniera, dove viene immediatamente assalito dalla paura del buio. A lavoro compiuto, Zi scarda gli ordina di risalire la cava, e il timore di Ciaula per le tenebre scompare non appena vede, in lontananza, un bagliore argenteo.
Uscendo, si ritrova per la prima volta dinnanzi alla Luna e sbalordito tende le mani verso essa come per toccarla. Dallo stupore cade a sedere sul carico che portava alle spalle e si mette a piangere, dimenticando paura e stanchezza.
 

LA CARRIOLA DI PIRANDELLO

Un avvocato, di ritorno da Perugia, durante il viaggio in treno viene assalito da una grande stanchezza; cade nel sonno: si trova in una dimensione astratta, dove si ripropongono momenti della sua esistenza che sembrano non appartenergli, estranei. Tornato a casa, si ferma alla porta d’ingresso, ed è sopraffatto dalla sensazione che quella non è la vita che gli appartiene. Si rende conto di essere stanco del suo lavoro, dei suoi incarichi e persino della sua famiglia; ma allo stesso tempo sa che questa ha bisogno di lui, quindi rientra in casa. Nel proprio studio, di nascosto da tutti, decide di sfogarsi facendo fare la carriola alla vecchia cagnetta e da quel momento il gesto diventa un rituale giornaliero per vendicarsi della società che lo circonda e lo opprime.
 

PENSACI GIACOMINO DI PIRANDELLO

Agostino Toti è un vecchio professore che, prima di andare in pensione, ha deciso di prendere in sposa la giovane figlia del bidello della sua scuola, Maddalena. A questa, alla morte dell’insegnante, spetterebbe, la sua pensione che le garantirebbe un futuro sereno. La ragazza però rimane incinta di Giacomino, ex alunno del professor Toti, che proprio grazie al professore è ora impiegato nella Banca Agricola cittadina. Il bimbo nato, Ninì, viene riempito di attenzioni dal professore, che si comporta da nonno più che da padre. La serenità viene però messa in discussione dai continui pettegolezzi dei maldicenti su questa strana situazione familiare e da Giacomino, che da tre giorni fa star male Maddalena perché non la va a trovare. Il ragazzo in realtà è costretto dalla sorella ad allontanarsi da quella vita, e quando Toti va a casa sua per ricordargli le sue responsabilità, il ragazzo ammette di essersi addirittura rifidanzato. Il professore è scosso dall’ira, minaccia di licenziarlo e di presentarsi con il piccolo a casa della sua nuova donna, se in tre giorni di tempo non deciderà di rimettere la testa a posto, occupandosi di Maddalena e di Ninì come marito e padre.
 

Pirandello e le novelle: riassunto

LA PATENTE DI PIRANDELLO

Al giudice D’Andrea, sempre puntuale e preciso nel suo lavoro, capita per la prima volta di essere in difficoltà con una causa, una denuncia sporta da Rosario Chiarchiarò, uomo che accusato di portare iella, ha perso il posto di lavoro, ritrovandosi in condizioni economiche piuttosto difficili. Nessun collega del giudice osava dare pareri e consigli a proposito della pratica e non sapendo come fare, D’Andrea fu costretto a convocare lo stesso iettatore per convincerlo a ritirare la denuncia. A differenza di quanto aveva capito però, Chiarchiarò non aveva intenzione di vincere la causa contro due ragazzi che continuavano a fare scongiuri al suo passaggio, bensì voleva solamente un riconoscimento per il ‘suo portare iella’, una patente da iettatore che gli permettesse di far soldi: sarebbe stato pagato per non trovarsi vicino a negozi o luoghi pubblici.