Personaggi ed eventi storici dei Promessi sposi

I Promessi sposi: personaggi, eventi storici e riassunto breve del romanzo di Alessandro Manzoni. Quali sono i principali fatti narrati nel romanzo

Personaggi ed eventi storici dei Promessi sposi
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PROMESSI SPOSI

La peste del Seicento, uno degli eventi raccontati da Manzoni
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I promessi sposi di Alessandro Manzoni sono probabilmente uno dei romanzi più famosi dell'Ottocento. Si tratta di un romanzo storico, che, partendo dalla vicenda di due ragazzi in procinto di sposarsi, cui un signorotto locale nega le nozze, dipinge in modo molto più ampio tutto il contesto storico e sociale del Seicento, secolo in cui Manzoni ambienta il romanzo.

I PROMESSI SPOSI: TRAMA

Il romanzo si apre con Don Abbondio, parroco di un paesino sulle colline di Lecco, che viene minacciato dai bravi di don Rodrigo, affinché non celebri il matrimonio fra Renzo e Lucia.

I malviventi, al servizio del signorotto, incutono timore al curato che, con mille pretesti, l'indomani convince lo sposo a rimandare le nozze. I due giovani, scoprendo la vera motivazione per cui don Abbondio si rifiuta di celebrare il matrimonio, cercano una soluzione: Renzo va a Lecco per chiedere aiuto all'avvocato Azzecca-garbugli, mentre Lucia confida nell'intervento di padre Cristoforo, un frate cappuccino che non esita ad affrontare don Rodrigo in persona andando a trovarlo direttamente nel suo castello.

Ma don Rodrigo non è disposto a cedere. Anzi, incalzato, progetta il rapimento della ragazza.

Dopo un tentativo di sposarsi di fronte a don Abbondio colto di sorpresa, i fidanzati si trovano costretti a fuggire la notte del 10 novembre.

Qui la narrazione si biforca: la storia di Lucia porta il lettore in un convento di Monza, dove la ragazza trova protezione: a guidare il convento c'è una potente monaca, Gertrude, di cui l'autore ci racconta la storia. Successivamente Lucia viene rapita dal convento, con la connivenza della suora, e portata in un castello sul lago al confine con il territorio veneziano. Qui fa un voto alla Madonna: rinunciare a Renzo in cambio della salvezza e della libertà.

Lì il rapitore, l'Innominato, un potente malfattore in combutta con don Rodrigo, affronta un momento di profonda crisi spirituale. Commosso dalla ragazza, decide di cambiare vita: già da tempo si sentiva stanco di commettere delitti e violenze. Alla "conversione" lo aiutano anche le buone parole dell'arcivescovo di Milano Federigo Borromeo. Lucia, liberata, trova ospitalità presso la nobile famiglia milanese di don Ferrante e donna Prassede.

Nel frattempo Renzo giunge a Milano e con ingenuità si fa coinvolgere nei tumulti scoppiati in seguito alla carestia. A stento sfugge alla polizia, che lo crede un sobillatore, e raggiunge il cugino Bortolo a Bergamo, dove va a lavorare in un filatoio, sotto falso nome.

Trascorre così un anno. Nel 1630 le truppe imperiali dei lanzichenecchi scendono in Italia, attraversano il ducato di Milano diretti verso Mantova: è in corso la guerra dei trent'anni, che coinvolge molti Stati europei. Francia e Spagna sono in lotta per il controllo del ducato di Mantova e del Monferrato.

Le truppe diffondono la peste che falcia migliaia di vite e mette in ginocchio l'economia. Renzo si ammala, ma guarisce e decide di tornare in cerca di Lucia.

La trova al lazzeretto, un luogo che dà accoglienza ai malati di Milano: anche lei ha preso la peste ma l'ha superata ed ora è convalescente e assiste una ricca vedova.

Nel lazzaretto si trova anche don Rodrigo: è in fin di vita, reso folle dalla malattia e dal tradimento del suo fedele Griso. Non lasciano sperare neanche le condizioni di Fra' Cristoforo che con totale abnegazione assiste i malati: a lui si rivolge Renzo per la questione del voto, che viene cancellato perché non valido in quanto fatto in condizione di pericolo.

Ottenuta la nuova promessa di Lucia, Renzo torna al paesello per preparare le nozze, e davanti ai suoi occhi assiste a una delle scene più belle e importanti del romanzo: un violento acquazzone porta via il contagio.

I due giovani si riuniscono al paesello e, finalmente, don Abbondio celebra il matrimonio. Risolti tutti i problemi, compresa la pendenza con la giustizia relativo al tumulto di San Martino, la famiglia si trasferisce a Bergamo, dove Renzo impianta un filatoio con il cugino. La storia finisce serenamente.

I PROMESSI SPOSI: PERSONAGGI STORICI

Tra i personaggi storici rintracciabili nel romanzo abbiamo:

  1. Il cardinale Federigo Borromeo;
  2. L’Innominato,in cui rivive Bernardino Visconti;
  3. Gertrude,ovvero Mariannade Leyda;
  4. Padre Cristoforo, al quale corrisponde, in parte, Lodovico Picenardi di Cremona;
  5. Gli uomini di governo.

I PROMESSI SPOSI: FATTI STORICI RIEVOCATI

Il romanzo rievoca una serie di fatti storici:

  1. La carestia del 1628;
  2. La sommossa milanese del novembre 1628;
  3. La conversione di Bernardino Visconti;
  4. Il passaggio dell’esercito imperiale (Lanzichenecchi) per recarsi all’assedio di Mantova;
  5. La guerra di successione per Mantova e il Monferrato;
  6. La peste del 1630 a Milano e in Italia.
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