La poesia comico-realistica di Cecco Angiolieri

Riassunto sulla poesia comico-realistica nei sonetti di Cecco Angiolieri: "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo" e "Tre cose solamente m'ènno in grado" (2 pagine formato doc)

Appunto di carminecuciniello

POESIA COMICO-REALISTICA CECCO ANGIOLIERI

La poesia comico-realistica nei sonetti di Angiolieri. Poesia comico-realistica - La poesia comico realistica nasce come reazione, come contrapposizione al Dolce stil novo.

E quindi nasce a Firenze e ovviamente nel periodo di formazione del dolce stil novo. Il nome comico viene utilizzato perché nella poesia abbiamo l’utilizzo dell’ironia per comportare appunto la formazione del riso.
Per provocare l’ironia quindi utilizzano, creano la parodia. Invece realistica perché in questo realismo troviamo qualcosa di diverso rispetto all’idealizzazione del dolce stil novo. Quindi questa poesia comico realistica è caratterizzata dalla presenza di una parodia dei temi stilistici o pure detta “ribaltamento- rovesciamento” o addirittura “contro-canto”, i poeti comico realistici utilizzano questa parodia principalmente per prendersi gioco dei poeti del dolce stil novo. E quindi i temi trattati e inizializzati dal dolce stil novo, vengono ripresi e ridicolizzati. La donna, nel dolce stil novo era positivamente caratterizzata invece nella poesia comico realistica viene rappresentata come una figura brutta, superba o (ira), rozza volgare.

Poesia comico-realistica: cos'è e come si sviluppa

POESIA COMICO REALISTICA: RIASSUNTO

Così come l’amore che nel dolce stil novo rappresenta la nobilitazione dell’animo ed è capace di convertire l’uomo; nella poesia comico realistica rappresenta l’amore fisico, carnale. E infine la gentilezza viene rappresentata come la grottezza, la “viltà”, volgarità, “fango”. Gli autori che hanno caratterizzato questo periodo sono principalmente Cecco Angiolieri e Rustico Filippi. Questi poeti si definiscono come i “reietti” della società, identificandosi nei loro personaggi; infatti loro trascorsero per lo più una vita agiata tra prostitute, locande e gioco d’azzardo, perché comunque potevano permetterselo data la loro disponibilità economica. Quindi la vita che conducevano venne paragonata a quella dei goliadri che appunto erano studenti che si spostavano da uno studium all’altro vivendo una vita agiata, bevendo nelle taverne, facendo giochi d’azzardo ecc… Questi goliardi composero vari testi poetici chiamati carmina burana contenuti in un importante manoscritto del XIII secolo custodito nella Biblioteca nazionale di Monaco di Baviera. Come detto i personaggi principali di questa corrente comico-realistica sono Cecco Angiolieri e Rustico Filippi.

Poesia comico-realistica: caratteristiche

CECCO ANGIOLIERI: RIASSUNTO

Cecco Angiolieri venne definito come un poeta maledetto grazie al suo stile di vita, infatti lui conduceva una vita dissoluta godendosi la vita mondana. Cecco Angiolieri nacque a Siena da una nobile famiglia guelfa intorno al 1260 e morto tra il 1311 e il 1313. Tramite documenti sappiamo che nel 1281, fu costretto a pagare una multa per essersi allontanato dal campo di battaglia durante l’assedio a Maremma; un anno dopo fu condannato perché sorpreso ad aggirarsi per la città dopo il coprifuoco. In seguito fu bandito da Siena 2 volte: nel 1300 e nel 1303. Inoltre nel 1313 un documento ci descrive la rinuncia da parte dei figli di Cecco all’eredità paterna, in quanto gravata da consistenti debiti. La vita turbolenta e irrequieta quindi sembra coincidere perfettamente con l’immagine che egli offre di sé attraverso la sua produzione poetica. Il canzoniere di Cecco Angiolieri, denominato genericamente con il titolo di Rime, comprende settantasei sonetti.