Età della Controriforma: riassunto

Riassunto dalla Riforma alla Controriforma: partendo dalla Riforma protestante di Martin Lutero si arriva alla risposta della Chiesa con il Concilio di Trento e la successiva repressione degli eretici che porterà al Manierismo (1 pagine formato doc)

Appunto di carminemolisso

ETA' DELLA CONTRORIFORMA: RIASSUNTO

Dalla Riforma alla Controriforma.

Lutero e la Riforma ProtestanteCon la pace di Cateau-Cambresis, l’Italia passò sotto il dominio spagnolo, a causa del quale si intensificò la crisi e il processo di rifeudalizzazione; la corte conserva le sue caratteristiche, accentuandole in un senso autoritario e burocratico. Il 13 ottobre 1517 il monaco tedesco Martin Lutero affisse sul portare della cattedrale di Wittenberg un elenco di 95 tesi con le quali accusava la Chiesa circa la pratica delle indulgenze a pagamento; egli in seguito stracciò la bolla con la quale papa Leone X gli comunicava la sua scomunica.
Da questa protesta nasce la Riforma Protestante e il protestantesimo. Questa nuova ideologia si basa sul rifiuto del valore della Chiesa e della funzione mediatrice del sacerdote e pone la fede come accettazione della parola di Dio alla quale il fedele deve accostarsi in modo personale. Tale riforma, però, non ha una semplice valenza religiosa, ma anche politica, in quanto essa esprimeva la necessità di distaccarsi dal potere assolutistico del papa e dell’imperatore. Il protestantesimo darà luogo a diversi orientamenti autonomi, ad esempio il calvinismo di Giovanni Calvino.

Riforma protestante e Concilio di Trento: riassunto

DALLA RIFORMA ALLA CONTRORIFORMA RIASSUNTO

Il Concilio di Trento e la repressione degli eretici. Per rispondere alla riforma protestante la Chiesa convocò il Concilio di Trento dal quale, però, non arrivarono i risultati sperati. A questo punto la Chiesa riorganizzò il proprio apparato e ribadì le sue posizioni: essa era la sola depositaria della Parola di Dio e l’autorità del Papa era indiscutibile. Si diede così avvio a forti repressioni contro ogni forma di dissenso. L’Inquisizione fu riorganizzata e ad essa fu dato il mandato di controllo, prevenzione e repressione su ogni forma di pensiero contraria al cattolicesimo. L’Inquisizione e il Tribunale del Santo Uffizio erano le uniche armi della Chiesa contro gli eretici che o nascondevano il proprio pensiero oppure andavano in esilio e se catturati potevano abiurare o subire gravi condanne. Si intensificarono anche i processi di stregoneria (interesse per tematiche irrazionali e demoniache).

Concilio di Trento e Controriforma: riassunto

L'ETA' DELLA CONTRORIFORMA: RIASSUNTO

Il rapporto tra intellettuali e potere: la corte, l’accademia, l’editoria. L’Inquisizione, però, oltre ad avere un controllo sulle forme di pensiero, controllava anche le pubblicazioni di possibili opere eretiche (diffusione della stampa), censendole prima che potessero diffondersi. Ciò ebbe un effetto disastroso sul piano psicologico degli scrittori (pensiamo alla vicenda di Torquato Tasso che rivide più e più volte la sua opera per paura che fosse eretica). Se nella prima metà del Cinquecento Ariosto era riuscito a mantenere quel margine di indipendenza verso il potere, salvaguardando la sua autonomia, Tasso sarà massacrato da quel principio di autorità che condizionò la sua attività letteraria. Le accademia diventano organismi sotto le direttive del potere che tendono a ridurre il classicismo rinascimentale a favore di una rigida precettistica delle regole di Aristotele. Anche l’editoria subisce un duro colpo: il sospetto di poter pubblicare un’opera eretica porta l’aumento di produzione delle opere morali, religiose e devozionali rispetto ai testi “laici”. Gli stessi scrittori religiosi aumenta