Riassunto sull'età cortese
riassunto sull'età cortese e dei generi letterari di ques'epoca (3 pagine formato doc)
Riassunto sull'età cortese - Nell’alto Medioevo, fino all’undicesimo secolo, la cultura è monopolio della chiesa, la figura dell’intellettuale si identifica con quella del chierico e la lingua esclusiva e il latino.
In Francia era sviluppata la societa feudale, dominata da un’aristocrazia guerriera composta da principi, duchi e baroni che avevano avuto dei feudi in cambio di servizi militari resi al sovrano. Ma con le continue guerre e faide si rese necessario il ricorso a nuove milizie. La maggior parte dell’esercito era costituito dalla cavalleria che divenne un vero e proprio ceto sociale.
Leggi anche Riassunto sulle caratteristiche dell'età cortese
Ma con il passare del tempo cominciò a divenire un ceto chiuso e solo chi era figlio di un cavaliere poteva diveltarlo a sua volta. I cardini della visione cavalleresca si fondano sulla prodezza, il senso dell’onore, la lealtà e la fedeltà al sovrano. Un altro principio è che la vera nobiltà è quella dell’animo e non quella data dalla nascita o dal tenore di vita. Questo insieme di valori era fortemente laico e la chiesa non rinunciò a influire su questi: il cavaliere doveva mettersi al servizio dei deboli e degli oppressi, soprattutto delle donne. Nasceva il concetto di guerra santa con gli infedeli musulmani e in concomitanza con le crociate nacquero in Francia la prime gradi opere letterarie in volgare, le canzoni di gesta, che esaltavano le imprese dei cavalieri.
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Le canzoni di gesta riflettono la vita feudale semplice e rude. I centri sono le grandi corti della Francia e le idealità cavalleresche si sviluppano dell’ideale cortese, che ne rappresenta una visione piu matura. Alle virtu militari si aggiungono quelle civili: la larghezza o liberalità, cioè il disprezzo di ogni cosa materiale, e la magnanimità, ovvero la capacita di compiere gesti di rinuncia e sacrificio. Acquista un livello primario la donna, che nelle rudi idealità militaresche non aveva posto, e diventa il simbolo della cortesia e della gentilezza.
Leggi anche Appunti sulle canzoni di gesta, il romanzo cortese e la lirica provenzale
Il resto della popolazione parla il volgare con uso orale destinato a finalità quotidiane.In Francia era sviluppata la societa feudale, dominata da un’aristocrazia guerriera composta da principi, duchi e baroni che avevano avuto dei feudi in cambio di servizi militari resi al sovrano. Ma con le continue guerre e faide si rese necessario il ricorso a nuove milizie. La maggior parte dell’esercito era costituito dalla cavalleria che divenne un vero e proprio ceto sociale.
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Ma con il passare del tempo cominciò a divenire un ceto chiuso e solo chi era figlio di un cavaliere poteva diveltarlo a sua volta. I cardini della visione cavalleresca si fondano sulla prodezza, il senso dell’onore, la lealtà e la fedeltà al sovrano. Un altro principio è che la vera nobiltà è quella dell’animo e non quella data dalla nascita o dal tenore di vita. Questo insieme di valori era fortemente laico e la chiesa non rinunciò a influire su questi: il cavaliere doveva mettersi al servizio dei deboli e degli oppressi, soprattutto delle donne. Nasceva il concetto di guerra santa con gli infedeli musulmani e in concomitanza con le crociate nacquero in Francia la prime gradi opere letterarie in volgare, le canzoni di gesta, che esaltavano le imprese dei cavalieri.
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Le canzoni di gesta riflettono la vita feudale semplice e rude. I centri sono le grandi corti della Francia e le idealità cavalleresche si sviluppano dell’ideale cortese, che ne rappresenta una visione piu matura. Alle virtu militari si aggiungono quelle civili: la larghezza o liberalità, cioè il disprezzo di ogni cosa materiale, e la magnanimità, ovvero la capacita di compiere gesti di rinuncia e sacrificio. Acquista un livello primario la donna, che nelle rudi idealità militaresche non aveva posto, e diventa il simbolo della cortesia e della gentilezza.
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