Il romanzo nel '900
Approfondimento sul romanzo nel '900. (2 pagine formato doc)
Nel primo novecento si assiste a una crisi profonda del romanzo italiano.
realistica e sociologica;dall’altro il frammentismo negava ogni rilevanza alla trama. Inoltre l’importanza data allo stile riduceva il significato delle problematiche.
STORIA DEL ROMANZO (Clicca qui >>)
Il carattere di totalità del romanzo dell’800 veniva scisso e isolato nelle sue parti. Un colpo alla struttura del romanzo era stato inflitto dal Futurismo e dalle avanguardie,con la proposta di distruggere gli ordinamenti sintattici. Ma anche Marinetti,pur teorizzando il massimo disordine fra le parole,attua una nuova codificazione dei generi. Nasceva così un romanzo futurista. Genere aperto e proteiforme,privo di leggi e di statuti rigorosamente fissati,il romanzo riesce ad adattarsi alle nuove esigenze letterarie e conoscitive.
TESINA SULLE ORIGINI E LE EVOLUZIONI DEL ROMANZO (Clicca qui >>)
Le battute d’arresto che il romanzo italiano sembra subire ai primi del Novecento tengono conto di queste acquisizioni,che ne trasformano in parte la fisionomia assunta nel corso dell’800. Si tratta di una fase in cui il genere modifica le sue forme,verificando le sue capacità di assimilazione nei confronti delle problematiche contemporanee.
I PIONIERI DEL ROMANZO DEL '900 (Clicca qui >>)
In Italia il romanzo verista subisce notevoli trasformazioni grazie all’opera di Pirandello,D’Annunzio e Svevo,ma altre trasformazioni,ancora più radicali,si erano verificate nella letteratura straniera,confermando le tendenze in atto: il romanzo come trascrizione di un’esperienza soggettiva e interiore,come proiezione di problematiche esistenziali,come disintegrazione delle forme e dei ruoli prestabiliti.
Le nuove ricerche,come quella che porta alla poetica del frammento condotta dai vociani,dovevano necessariamente portare a una svalutazione del romanzo,nella forma tradizionale assunta nel corso dell’Ottocento:da un lato il soggettivismo lirico rifiutava ogni proposta di indaginerealistica e sociologica;dall’altro il frammentismo negava ogni rilevanza alla trama. Inoltre l’importanza data allo stile riduceva il significato delle problematiche.
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Il carattere di totalità del romanzo dell’800 veniva scisso e isolato nelle sue parti. Un colpo alla struttura del romanzo era stato inflitto dal Futurismo e dalle avanguardie,con la proposta di distruggere gli ordinamenti sintattici. Ma anche Marinetti,pur teorizzando il massimo disordine fra le parole,attua una nuova codificazione dei generi. Nasceva così un romanzo futurista. Genere aperto e proteiforme,privo di leggi e di statuti rigorosamente fissati,il romanzo riesce ad adattarsi alle nuove esigenze letterarie e conoscitive.
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Le battute d’arresto che il romanzo italiano sembra subire ai primi del Novecento tengono conto di queste acquisizioni,che ne trasformano in parte la fisionomia assunta nel corso dell’800. Si tratta di una fase in cui il genere modifica le sue forme,verificando le sue capacità di assimilazione nei confronti delle problematiche contemporanee.
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In Italia il romanzo verista subisce notevoli trasformazioni grazie all’opera di Pirandello,D’Annunzio e Svevo,ma altre trasformazioni,ancora più radicali,si erano verificate nella letteratura straniera,confermando le tendenze in atto: il romanzo come trascrizione di un’esperienza soggettiva e interiore,come proiezione di problematiche esistenziali,come disintegrazione delle forme e dei ruoli prestabiliti.